
Tra i compiti c’è quello di sviluppare capacità nazionali di prevenzione e monitoraggio per far fronte agli incidenti di sicurezza informatica e agli attacchi informatici. Al premier spetta l’alta direzione e la responsabilità generale
Il Governo italiano schiera la nuova agenzia per la cybersecurity. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto istitutivo. Una super-squadra di 300 esperti, con una dotazione di 530 milioni di euro fino al 2027, avrà il compito di proteggere l’Italia dal rischio cyber.
L’agenzia avrà personalità giuridica di diritto pubblico e sarà dotata di autonomia regolamentare. Alla guida sarà nominato un direttore generale, scelto tra dirigenti di prima fascia. Il nome in pole per l’incarico, di durata quattro anni rinnovabili per altri quattro, è quello del vicedirettore del Dis-Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, Roberto Baldoni.
Tra i compiti c’è quello di sviluppare capacità nazionali di prevenzione e monitoraggio per far fronte agli incidenti di sicurezza informatica e agli attacchi informatici. L’Agenzia dovrà anche contribuire all’innalzamento della sicurezza dei sistemi di Information and communications technology dei soggetti inclusi nel perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, delle pubbliche amministrazioni, degli operatori di servizi essenziali e dei fornitori di servizi digitali, oltre che supportare lo sviluppo di competenze industriali, tecnologiche e scientifiche. Assumerà poi le funzioni di interlocutore unico nazionale per i soggetti pubblici e privati in materia di misure di sicurezza e attività ispettive negli ambiti del perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, della sicurezza delle reti e dei sistemi informativi e della sicurezza delle reti di comunicazione elettronica.
Presso l’Agenzia è costituito, in via permanente, il Nucleo per la cybersicurezza, a supporto del Presidente del Consiglio dei ministri nella materia della cybersicurezza, per gli aspetti relativi alla prevenzione e preparazione ad eventuali situazioni di crisi e per l’attivazione delle procedure di allertamento.
Al presidente del Consiglio dei ministri, come si legge in una nota, sono attribuite in via esclusiva “l’alta direzione e la responsabilità generale delle politiche di cybersicurezza, anche ai fini della tutela della sicurezza nazionale nello spazio cibernetico”, l’adozione della strategia nazionale di cybersicurezza, sentito il Comitato interministeriale per la cybersicurezza, la nomina e la revoca del direttore generale e del vice direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale“. Il Presidente del Consiglio dei ministri impartisce le direttive per la cybersicurezza ed emana ogni disposizione necessaria per l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e informa preventivamente il presidente del Copasir circa le nomine.
Accanto all’Agenzia il dl dà vita a un nuovo Comitato interministeriale per la cyber security, “con funzioni di consulenza, proposta e deliberazione sulle politiche in materia”. Presieduto dal premier, ne fanno parte i ministeri dell’Interno, degli Esteri, della Giustizia, della Difesa, dell’Economia, dello Sviluppo, della Transizione ecologica, dell’Università e dell’Innovazione.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AFP
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