
L’operazione è ora soggetta all’autorizzazione dell’Antitrust per permettere il closing effettivo entro fine settembre
Nexi e Sia hanno avviato il percorso che li porterà a fondersi insieme. L’assemblea dei soci dell’azienda di pagamenti digitali quotata al Ftse Mib, riunita in sessione straordinaria sotto la presidenza di Michaela Castelli, ha approvato il deal di incorporazione del gruppo controllato da Cpd Equity con il 99,852% dei voti favorevoli. Subito dopo ha dato il suo ok anche Sia.
L’operazione è ora soggetta all’autorizzazione dell’Antitrust per permettere il closing effettivo entro fine settembre.
Oltre al deal con Sia, l’assemblea dei soci di Nexi ha approvato il nuovo statuto sociale che entrerà in vigore alla data di efficacia della fusione.
Sta finalmente per nascere il colosso italiano dei pagamenti elettronici, una public company da 15 miliardi, e a guidarla sarà l’ad di Nexi Paolo Bertoluzzo. L’attuale ad di Sia, Nicola Cordone, condurrà invece fino al closing le attività inerenti la gestione ordinaria della società, per poi intraprendere nuove sfide professionali.
Il principale azionista del nuovo soggetto è proprio Cdp, che si sta trasformando sempre più in un investitore strategico per il Paese. Nello specifico avrà una quota poco superiore al 25%, davanti a Mercury, il veicolo dei fondi azionisti di Nexi, che deterrà il 23% circa del capitale sociale.
La nuova realtà avrà circa 5,5 mila collaboratori in 15 Paesi, di cui oltre 4 mila impegnati in un polo tutto italiano di tecnologia e innovazione digitale. «In un mercato come quello italiano in cui i pagamenti digitali, seppur in crescita, hanno una quota di penetrazione pari al 24%, il nuovo gruppo potrà cogliere tutte le opportunità di crescita organica con l’obiettivo di accelerare, insieme alle banche partner, la diffusione dei pagamenti digitali a beneficio dei cittadini, delle imprese e della Pubblica Amministrazione», avevano spiegato tempo fa in una nota le due società.
di: Maria Lucia PANUCCI
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