
Nell’Eurozona l’inflazione scende all’1,9%, come da attese
In Italia l’inflazione è stabile a giugno. L’indice nazionale dei prezzi al consumo, secondo la stima preliminare dell’Istat, ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e dell’1,3% su base annua (come nel mese precedente).
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano una flessione meno marcata (da -0,9% a -0,4%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano (da +1,4% a +1,8%). «A giugno l’inflazione è sostenuta ancora prevalentemente – dice l’Istat – dai prezzi dei Beni energetici, regolamentati e non. Alcuni segnali di lieve ripresa si manifestano però anche in altri comparti merceologici, con i prezzi degli Alimentari lavorati che azzerano il calo registrato a maggio e quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona che tornano a crescere: solamente l’ulteriore flessione dei prezzi sia dei Servizi relativi ai trasporti (con quelli del Trasporto aereo ancora in forte calo) sia degli Alimentari non lavorati (a causa di quelli della Frutta fresca) ne contengono gli effetti sull’inflazione, confermando a giugno la crescita dell’indice generale dei prezzi al consumo già registrata a maggio».
Il tasso di inflazione nell’Eurozona si è attestato a giugno all’1,9% su base annua, evidenziando un leggero calo rispetto al 2% di maggio. Si tratta della stima preliminare dell’Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione europea. Il lieve ribasso era atteso dal mercato. Guardando alle principali componenti, l’energia dovrebbe registrare il tasso annuo più elevato a giugno (12,5%, rispetto al 13,1% di maggio), seguita dai beni industriali non energetici (1,2%, rispetto allo 0,7% di maggio), servizi (0,7%, rispetto all’1,1%) e alimentari, alcolici e tabacco (0,6%, rispetto allo 0,5%).
di: Maria Lucia PANUCCI
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