
In bilico 350 posti. Fiom: “con il licenziamento stop al dialogo, sarà guerra”
Al via la procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori dello stabilimento di via Argine a Napoli. Lo ha annunciato l’a.d. di Whirlpool Italia, Luigi La Morgia, nel corso del tavolo al Mise guidato dal viceministro dello Sviluppo economico, Alessandra Todde. «La procedura di licenziamento collettivo dal nostro punto di vista non deve essere una pregiudiziale per l’individuazione di un’alternativa per il sito Whirlpool di Napoli – ha detto. – Nel caso in cui l’alternativa venisse individuata nei 75 giorni siamo pronti a discuterne. Nell’ambito della procedura vogliamo confermare la nostra intenzione di prolungare la possibilità di accedere a un pacchetto di incentivazione, che già oggi stiamo offrendo nel piano sociale in essere e pari a 75 mila euro a persona per gli esodi e in parte stiamo già
eseguendo dando l’opportunità a persone che lavorano nel sito di Napoli di trasferirsi nel sito di Cassinetta».
In totale sono 350 i lavoratori del sito campano che rischiano di restare senza impiego. E i sindacati già sono sul piede di guerra. «La narrazione che siete stati stati buoni e avete portato pazienza, ce la potevate risparmiare. Per 26 mesi – ha spiegato il segretario nazionale Fiom Cgil, Barbara Tibaldi, al tavolo Whirlpool al Mise – non abbiamo preso tempo come dice La Morgia, abbiamo lottato per tenere aperto lo stabilimento di Napoli. Whirlpool in questi 26 mesi ha triplicato i profitti realizzando cinque milioni di prodotti. Le lavoratrici e i lavoratori hanno tenuto aperto lo stabilimento di Napoli e ciò ha permesso a Whirlpool di guadagnare di più nonostante la pandemia. Richiamiamo l’azienda alle sue responsabilità. L’avvio della procedura di licenziamento interrompe il dialogo. E’ necessario utilizzare tutti ammortizzatori sociali necessari, rispettando così l’avviso comune siglato da Cgil- Cisl- Uil».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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