
Non ci sono segnali di netta ripresa dei consumi
Le famiglie italiane sono più fiduciose sul futuro dell’economia e sul miglioramento del mercato del lavoro. A dirlo è Bankitalia in una indagine realizzata ad hoc dove emerge che la percentuale di persone che si attendono un peggioramento del quadro generale nei prossimi 12 mesi è diminuita di 8 punti percentuali, portandosi al 38%, il valore più basso dall’avvio della rilevazione nella primavera del 2020. nella nuova edizione dell’indagine straordinaria sulle famiglie realizzata a seguito dello scoppio dell’emergenza legata al Covid.
Dalla nuova indagine, che non fotografa però i mesi estivi, non appaiono però segnali di netta ripresa dei consumi: è ancora elevata infatti (80% come nella rilevazione precedente) la quota di famiglie che dichiarano di aver ridotto le spese per servizi di alberghi, bar e ristoranti e di aver fatto meno frequentemente acquisti in negozi di abbigliamento rispetto al periodo precedente la pandemia.
Oltre i due terzi delle famiglie dichiarano poi che avrebbero mantenuto invariate le spese per beni non durevoli e servizi nei successivi tre mesi, un quarto le avrebbe ridotte. Questo riguarda soprattutto i nuclei che hanno percepito un reddito più basso rispetto a prima della pandemia e che hanno più difficoltà a fronteggiare le spese mensili ma, in parte, anche coloro che si aspettano un incremento di reddito nel 2021.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/Mourad Balti Touati
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