
Focus sui bilanci di Apple, Alphabet e Twitter che annunciano i dati stasera dopo la chiusura di Wall Street. In Europa si guarda ai risultati di Campari e Ubs
Partenza positiva oggi per le Borse europee dopo i record di Wall Street che hanno per il momento messo in secondo piano i timori legati all’immobiliare cinese, ancora penalizzato dal progetto di tassa sulla proprietà di Pechino. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 segna un +0,28%. A Francoforte il Dax sale dello 0,5%, a Parigi il Cac40 è più cauto con un +0,09% e a Londra l’indice Ftse100 guadagna lo 0,13%.
Anche Piazza Affari parte bene ma si mostra cauta con l’indice Ftse Mib che si muove in leggero rialzo dello 0,18% a 26.862,7 punti. Tra le migliori del listino Ferrari e Banco Bpm con rialzi di circa l’1,5%, seguite da Telecom Italia (+0,74%). Sul fronte opposto, quello delle vendite, si posiziona Amplifon che cede circa l’1%. Deboli anche Snam e Tenaris che lasciano sul terreno poco più di mezzo punto percentuale.
Prudenza in Asia: il Nikkei fa +1,86%, mentre Shanghai cede lo 0,05% e Hong Kong fa -0,32%. Oltre all’aumento dei casi di variante delta nelle aree cinesi in precedenza zero-Covid, preoccupano anche le notizie su Modern Land che è diventato il quarto sviluppatore immobiliare della Cina a non onorare un debito estero ieri.
Nel valutario, l’euro/dollaro è stabile a 1,16 (-0,03%), il dollaro/yen a 113,92, +0,2% e il cross tra sterlina e dollaro è a 1,376, -0,08%. Il Bitcoin cede lo 0,55% a 62.449 dollari, ma resta sempre vicino al suo massimo storico di 64.895 dollari toccati lo scorso aprile. Intanto tra le commodities i prezzi del petrolio sono poco mossi: il Wti perde lo 0,16% a 83,63 dollari al barile, rimanendo comunque sui massimi da sette anni, il Brent fa +0,01% a 86,01 dollari, sempre al top da tre anni.
Oggi focus sui dati in arrivo dagli Usa: per il settore immobiliare l’indice dei prezzi delle case e le vendite di case nuove, oltre alla fiducia dei consumatori e all’attività manifatturiera della Fed Richmond. Per la stagione degli utili denso il calendario: a Wall Street in primo piano le big tech con Alphabet, Microsoft, Twitter, e in uscita anche Visa; mentre in Europa si guarda ai risultati di Campari e Ubs.
di: Maria Lucia PANUCCI
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