
Un quadro ottimista che prevede una crescita esponenziale dei ricavi
Secondo quanto emerso da uno studio svolto da H2IT, attivo nel settore dell’idrogeno, le aspettative per il prossimo futuro sono molto buone: sembrerebbe, infatti, che il 69% delle aziende preveda un incremento del giro di affari e il 30% addirittura stimi un aumento di oltre il 100%.
Il comparto indicato come più promettente per l’idrogeno è l’industria, segnalato dall’87% dei soci H2IT, seguito dal settore dei trasporti, 76%, e da quello della logistica e delle infrastrutture che viene segnalato solo dal 43% degli intervistati.
L’ottimismo è giustificato dallo stanziamento per l’idrogeno previsto dal PNRR: sono stati destinati 3,2 miliardi di euro per un giro d’affari che entro il 2050 potrebbe impattare per 40 miliardi di euro sul Pil.
Con notevoli ripercussioni sul mercato del lavoro: si stima che nel settore dell’idrogeno potrebbero aprirsi 500 mila nuovi posti. Il 14% dei rispondenti immagina un vero e proprio boom di occupazione da qui al 2023 ma bisogna tenere conto che al momento per il 92% del campione è difficile torvare personale qualificato.
Le criticità sono diverse: servono più investimenti e manca un quadro normativo chiaro. Inoltre, in molti credono che serva un’apertura maggiore del sistema finanziario e più offerta a livello di formazione.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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