
Per il Codacons questo rincaro dei prezzi si traduce in una stangata da 891 euro annui a famiglia
Sale ancora l’inflazione in Italia. Ad ottobre l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,6% su base mensile e del 2,9% su base annua (da +2,5% del mese precedente). Lo comunica l’Istat, diffondendo i dati provvisori.
L’inflazione ad ottobre accelera così per il quarto mese consecutivo, passando da una variazione negativa registrata a dicembre 2020 ad una crescita di un’ampiezza che non si registrava da settembre 2012 (quando fu pari a +3,2%).
A fare da traino sono i Beni energetici contribuendo per quasi due punti percentuali all’inflazione e spiegando buona parte dell’accelerazione rispetto a settembre (da +20,2% di settembre si passa a +22,9%). Anche i prezzi del cosiddetto carrello della spesa, che include i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, accelerano ad ottobre segnando un +1,2% nel confronto annuo (dal precedente +0,9%).
L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale da +1,0% a +1,2%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +1,1%.
Secondo il Codacons si tratta di una vera e propria emergenza prezzi che si traduce in una pesante stangata pari a +891 euro su base annua per famiglia.
di: Maria Lucia PANUCCI
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