
È una delle azeinde italiane in cui si producono armi per i film western
È italianissima l’azienda che si occupa di produrre repliche il più fedeli possibili delle armi storiche leggendarie come la Colt 36 Navy, che spesso poi compiono giri lunghissimi fino ad approdare sui set di Hollywood.
Si chiama Fratelli Pietta e il dirigente, Alessandro Pietta, 45 anni, che gestisce il business con il fratello Alberto, ha raccontato in un’intervista esclusiva all’Agi come nascono queste riproduzioni tanto fedeli che spesso poi diventano veri e propri cimeli.
La Fratelli Pietta è azienda leader nel settore della riproduzione delle armi storiche e di fucili semi automatici da caccia ed è dai loro laboratori che è uscita l’arma che Alec Baldwin ha usato sul set di Rust: «scopriamo solo in un secondo momento dove e quando vengono utilizzate le nostre armi. Ho scoperto solo ieri, dai media italiani, che una nostra arma era stata purtroppo usata dall’attore», ha detto ad Agi Alessandro Pietta, che poi ha raccontato: «noi vendiamo Storia, non solo armi. Non solo l’oggetto meccanico, il ferro, seppur fatto con altissima tecnologia e macchinari all’avanguardia. Il pezzo finale che esce dalla nostra azienda non è un oggetto da difesa, ma l’emblema di un’epopea».
Si tratta di un prodotto fatto interamente in Italia: ogni anno ne vengono fatti 60-70 mila pezzi e il 99% di questi sono destinati a trovare casa fuori dai confini. «Noi italiani siamo i migliori a riprodurre le armi western e si rivolgono a noi da tutto il mondo per acquistarle. Anche nelle armi, come nella moda, il vero ‘Made in Italy’ è riconosciuto e apprezzato. Nessuno spavento per le imitazioni. Finora, fortunatamente, equivalgono a rottami. La differenza in questo campo salta subito all’occhio».
Come funziona la vendita? La Fratelli Pietta non lavora direttamente con il consumatore finale ma vende a un intermediario che è anche un importatore. «Lui poi si rivolgerà all’armeria o al negoziante che, a sua volta, venderà i pezzi al privato. La distanza tra noi e quest’ultimo è caratterizzata da tre-quattro blocchi – ha spiegato Pietta – se dovesse venire da noi un privato, col porto d’armi, che vuole acquistare un prodotto lo indirizzeremmo verso un’armeria o un negozio specializzato».
Rari i casi in cui si vende direttamente a una serie televisiva. Le armi in molti casi vengono acquistate all’insaputa del produttore: «non veniamo contattati direttamente. Poi veniamo a conoscenza del loro utilizzo in una determinata pellicola perché le riconosciamo guardandole. Un po’ come un padre che riconosce i propri figli. Le troviamo dai film di Quentin Tarantino fino a Benvenuti al sud».
Importante anche il mercato del collezionismo: «c’è una continua ricerca di pezzi particolari, pezzi unici. Abbiamo fatto serie commemorative su Teddy Roosvelt, Jessie James, i Texas Rangers, il generale Patton. Andiamo sempre alla ricerca di armi utilizzate da personaggi famosi o che abbiano avuto un significato storico importante e le personalizziamo. A quel punto ci proponiamo al collezionista con un prodotto che ha specifiche caratteristiche in termini di calibro, incisione e finitura. L’appassionato del genere, fidelizzato al brand, le può acquistare poi dagli importatori o dai negozi. Se ci cerca sappiamo dove indirizzarlo».
Quali sono i pezzi più ricercati del mercato? «L’ultima pistola originale, usata da John Wayne, è stata venduta due settimane fa a 580 mila dollari – ha raccontato Pietta – due anni fa ho avuto la possibilità e l’onore, a una fiera, di maneggiarla. È stata fonte di ispirazione per una nostra riproduzione che costa ovviamente molto meno, circa 700-800 dollari. Ci sono pezzi che anche a me, e a distanza di anni, danno ancora forti emozioni proprio sapendo il significato storico che portano con loro. E questo riguarda anche il western italiano. Nella mia collezione ho un’arma che è stata utilizzata direttamente da Giuliano Gemma».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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