
Lamentano carichi di lavoro insostenibili. La società replica: “operiamo nella legge”
Il Black Friday non è ancora iniziato e già si attendono problemi logistici di non poco conto. Per venerdì 26 novembre è previsto infatti uno sciopero nazionale dei dipendenti delle aziende associate ad Assoespressi che effettuano consegne per conto di Amazon. L’annuncio arriva dai rappresentanti dei corrieri privati che lavorano in appalto per il colosso dell’e-commerce che lamentano carichi di lavoro insostenibili. «Alla base dello sciopero – ha spiegato il segretario nazionale della Filt Cgil Michele De Rose – c’è la richiesta di abbassare carichi e ritmi di lavoro, divenuti insostenibili, e di ridurre l’orario di lavoro settimanale dei driver. Inoltre serve dare continuità occupazionale a tutto il personale, in occasione dei cambi di appalto e di contratto. Va ridotta la responsabilità sui driver in casi di danni e franchigie e va aumentato il valore economico della trasferta e introdotto il premio di risultato. Chiediamo di garantire la normativa sulla privacy, la gestione dei dati ed il controllo a distanza, escludendo ogni ripercussione di carattere disciplinare».
Da parte sua Amazon Italia ha riferito di augurarsi “che le trattative riguardo i fornitori di servizi di consegna possano riprendere e giungere ad una conclusione positiva”. L società puntualizza che “i corrieri sono assunti da fornitori di servizi di consegne al livello G1 del Cnlc Trasporti e Logistica con un salario d’ingresso pari a 1.658 euro lordi al mese per i dipendenti a tempo pieno, e oltre a 300 euro netti mensili come indennità giornaliera”.
«Amazon – recita la lunga nota di replica – mette a disposizione dei suoi fornitori di servizi una tecnologia di pianificazione delle rotte che prende in considerazione diversi fattori, come il traffico, per determinare quante consegne un autista possa effettuare in sicurezza. Gli autisti sono liberi di decidere se seguire o meno le indicazioni fornite, ma sulla base dell’esperienza questa tecnologia si è dimostrata uno strumento efficace di pianificazione dell’itinerario. Amazon richiede che tutti i fornitori di servizi di consegne operino nel rispetto delle normative vigenti e del Codice di Condotta dei Fornitori Amazon, attento a garantire che gli autisti abbiano compensi e orari di lavoro adeguati, ed effettuiamo controlli su ogni segnalazione di non conformità anche per quanto riguarda gli aspetti retributivi, contributivi e la regolarità delle pratiche occupazionali. Nel caso si riscontri che una un fornitore non stia rispettando le nostre aspettative e stia violando le normative vigenti adottiamo i rimedi contrattualmente previsti, inclusa l’interruzione del rapporto contrattuale. Quando si verificano queste situazioni, ci adoperiamo affinché i corrieri di un fornitore di servizi di consegna che termina la sua collaborazione con Amazon, possano comunque continuare il loro lavoro attraverso il nuovo fornitore che subentrerà per occuparsi delle consegne».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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