
Entrambe le società hanno fatto trascorrere il periodo di grazia di 30 giorni dopo il mancato pagamento di diverse cedole in dollari
Crisi nera per il mercato immobiliare cinese. Fitch questa mattina ha dichiarato ufficialmente il default di Evergrande e Kaisa Group. Era solo una questione di tempo.
L’agenzia ha tagliato il rating del colosso cinese del mattone, coperto da 305 miliardi di passività e delle sue controllate, Hengda e Tianji, a fallimento selettivo, portandolo quindi da C a RD (restricted default). Questa bocciatura arriva per il mancato pagamento di diverse cedole, trascorso il periodo di grazia di 30 giorni. E a nulla sono valse le parole della Banca centrale cinese che ha assicurato che i diritti di creditori e azionisti saranno rispettati (guarda qui). Pechino forse non salverà direttamente Evergrande, dal momento che il gruppo detiene così tanta passività, bisogna vedere se guiderà la sua dolorosa ristrutturazione.
L’agenzia americana ha poi tagliato a default il rating di un altro gruppo del mattone, Kasia, sospeso da ieri dalle contrattazioni per il mancato rimborso di un’obbligazione da 400 milioni di dollari scaduta martedì. Un fatto che per Fitch “ha innescato eventi di insolvenza sulle altre emissioni in dollari della società, che diventeranno immediatamente esigibili se i creditori o i detentori di almeno il 25% del valore aggregato dei bond offshore (in dollari) lo dichiareranno“. Kaisa è il terzo maggiore emittente di bond in dollari fra i gruppi del mattone cinesi, con 11,6 miliardi di carta in circolazione. Secondo Bloomberg un gruppo di detentori di bond di Kaisa sarebbe vicino a firmare un rinvio temporaneo di pagamento del debito garantito da chi presta il denaro.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/JUSTIN LANE
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