A risparmiare di più dipendenti e pensionati dai redditi medio-bassi
Il taglio dell’Irpef è entrato ufficialmente in Manovra e avrà un valore complessivo di 7 miliardi. Come verrà ripartita questa somma fra le varie fasce di contribuenti? Cominciamo col dire che il provvedimento gioverà soprattutto a lavoratori dipendenti e pensionati dai redditi medio bassi: a questa platea è destinato oltre il 90% del taglio.
Nello specifico, troveranno i cambiamenti più consistenti in busta paga i contribuenti che attualmente ricevono uno stipendio non superiore ai duemila euro netti al mese. Parliamo di 25 milioni di italiani circa che, complessivamente, pagheranno 4,9 miliardi in meno di Irpef.
I tagli, come detto, saranno distribuiti in base alle fasce di reddito. I primi 2,5 miliardi sono destinati alla platea compresa fra i 7.500 e i 20mila euro; circa un terzo dei contribuenti, pari a 13,5 milioni di italiani.
Ma è la fascia successiva che beneficerà del taglio più consistente. I redditi dai 7.500 ai 35mila euro risparmieranno complessivamente 4,24 miliardi dei 7 totali messi sul piatto dal Governo. Una distribuzione ponderata, se pensiamo che in questa classe di reddito c’è l’80% dei contribuenti Irpef, pari a 24 milioni di italiani.
Salendo verso le fasce reddituali più alte diminuisce l’entità dei tagli. Fra i 35mila e i 55mila euro si risparmierà complessivamente due miliardi; oltre quota 55mila euro (due milioni di persone secondo il Fisco) il risparmio sarà di 750 milioni. Proprio i contribuenti con reddito superiore ai 75mila euro ad oggi pagano un quarto dell’Irpef totale.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/FRANCO SILVI
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