
L’analisi dell’ufficio studi della Cgia
Nei primi mesi del 2022 il rincaro dell’energia richiederà un costo molto alto anche sul fronte occupazionale. Secondo l’ufficio studi della Cgia, infatti, saranno almeno 500 mila gli addetti nei settori energivori, in Italia, che a causa dei rincari rimarranno temporaneamente senza lavoro.
Molte aziende, secondo l’analisi, potrebbero essere costrette a fermare la produzione: le variazioni annue delle tariffe in alcuni comparti rischiano di raggiungere il +250% e questo potrebbe comportare lo stop di aziende del vetro, della carta, della ceramica, del cemento, della plastica, della meccanica pesante, dell’alimentazione, della chimica.
Tra le varie attività le più colpite saranno quelle del made in Italy e, stando a quanto riportato dall’ufficio studi della Cgia, il Governo dovrebbe incrementare le misure a disposizione delle imprese di altri 6 miliardi per mitigare gli aumenti (leggi qui).
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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