
Arrivano i chiarimenti dell’Inps sull’importo della rata
L’Inps ha fornito alcune specifiche riguardanti il calcolo della rata mensile del Reddito di cittadinanza, spiegando che da gennaio per calcolare l’importo vengono prese in considerazione nuove tipologie di entrate come le maggiorazioni sociali, pertanto la somma potrebbe variare.
La modalità è cambiata per allineare il calcolo delle rate rispetto ad altri trattamenti assistenziali percepiti.
Vediamo nello specifico cosa cambia: la rata mensile del Rdc è calcolata facendo riferimento al reddito familiare che viene a sua volta determinato sulla base di quanto presente in Isee come somma dei redditi e dei trattamenti esenti (non assoggettati ad Irpef), percepiti da tutti i componenti del nucleo familiare. Gli importi considerati sono quelli relativi a due anni antecedenti a quello di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica. Perciò per il 2022 si considerano i redditi e i trattamenti di tutti i componenti del nucleo percepiti nel 2020.
Con “trattamenti” si intendono ad esempio gli assegni al nucleo familiare/assegni familiari, gli assegni familiari dei comuni ai nuclei numerosi, l’assegno sociale/pensione sociale e la carta acquisti.
Succede però che il reddito familiare non coincida con l’Isee, perciò è necessario un aggiornamento che possa valutare la condizione della famiglia al momento del calcolo effettivo della rata della prestazione.
Le maggiorazioni sociali che sono state incluse da gennaio nel reddito da cui si parte per calcolare l’importo, sono quegli incrementi delle pensioni spettanti a determinate categorie di soggetti che hanno determinate condizioni reddituali, compresa la cosiddetta 14esima. Non rientrano invece le prestazioni non sottoposte alla prova dei mezzi come l’indennità di accompagnamento.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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