
Oggi a livello macro diversi indici di fiducia sulle due sponde dell’Atlantico
Apertura in rialzo per le Borse europee questa mattina nonostante anche oggi si respiri vento di guerra. Nei primi minuti di contrattazione il Dax sale di oltre l’1%, mentre il Cac40 mostra una crescita dello 0,96% e il Ftse 100 segna un aumento dell’1,03%.
Recupera anche Piazza Affari dopo la giornata difficile di ieri. Il Ftse Mib è scattato dai blocchi in rialzo di oltre l’1% per poi subito decelerare e adesso segna +0,29% a 24.951 punti.
Le borse asiatiche sono in positivo con Tokyo che guadagna quasi il 2%. Unica piazza della regione in negativo è Hong Kong (-0,6%). I futures di Wall Street sono in rosso per meno dell’1% (Dow Jones -0,46%, S&P 500 -0,59%, Nasdaq -0,82%) dopo il rally da record della seconda metà della seduta di ieri.
L’euro prova a recuperare sul dollaro dall’affondo di ieri ma si aggira ancora in area 1,12. Lato materie prime, il greggio sale di circa il 2% sui due listini di riferimento. Il Brent si riporta a 101 dollari al barile, mentre il Wti è a quota 94,5. Apertura di seduta ad Amsterdam in discesa per il gas che scende a 110 euro/MWh. L’oro rifiata, ma rimane sopra i 1.920 dollari l’oncia.
L’attenzione dei mercati rimane rivolta al fronte ucraino per cercare di capire l’evolversi della situazione. Oggi a Parigi sono previste le riunioni straordinarie di Eurogruppo ed Ecofin, mentre a Roma il presidente del Consiglio, Mario Draghi, terrà in Parlamento un’informativa sulla crisi in Ucraina.
Intanto dal fronte macro giungeranno alcune indicazioni. L’agenda macro odierna prevede nel corso della mattina la pubblicazione dei vari indici di fiducia in Italia ed Eurozona, mentre nel pomeriggio dagli Stati Uniti giungeranno il deflatore PCE dei consumi, i redditi e le spese delle famiglie, oltre che gli ordini di beni durevoli.
di: Maria Lucia PANUCCI
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