
I contributi per la digitalizzazione del sistema produttivo vanno da un minimo di 300 a un massimo di duemila euro. Ecco come fare richiesta
Sta per prendere il via la fase due del piano voucher del Governo rivolto all’acquisto di pc e alla stipula di contratti di navigazione. La prima tranche, conclusasi nel 2021, era diretta alle famiglie con Isee basso mentre questo secondo pacchetto riguarderà le imprese e la “digitalizzazione del sistema produttivo su tutto il territorio nazionale“.
Dal primo marzo le aziende possono richiedere un contributo per i servizi di connettività a banda ultralarga da 30 Mbit/s a oltre 1 Gbit/s. L’importo del voucher va da un minimo di 300 euro a un massimo di 2.500 euro.
L’accesso al contributo passa direttamente per i canali di vendita tradizionali degli operatori delle telecomunicazioni, cui è possibile fare richiesta se sono accreditati sul portale dedicato gestito per conto dal Mise da Infratel Italia.
Anche se c’è tempo fino al 15 dicembre 2022 per fare richiesta, l’erogazione dei contributi procederà a esaurimento dei fondi e si interromperà una volta raggiunto il limite delle risorse stanziate. Se invece dovessero avanzare dei fondi, il piano potrebbe essere prorogato per un altro anno. Nello specifico sono stati stanziati 608 milioni e 238mila 104 euro.
I destinatari del voucher sono imprese regolarmente iscritte al Registro di dimensione micro, piccola e media. Ciascun beneficiario, identificato con partita Iva o codice fiscale impresa, avrà diritto a un solo voucher, anche nei casi in cui le imprese abbiano più di una sede.
L’entità del contributo varia in base alle diverse caratteristiche di connettività e alla “presenza di step change“, ossia della variazione ottenuta sulla velocità di connessione rispetto a quello già disponibile nella sede dell’impresa, qualunque sia la tecnologia a supporto delle prestazioni richieste.
A tal proposito il Mise ha stilato una serie di parametri prestazionali che compongono quattro diverse fasce di voucher.
Sono previste quattro tipologie di voucher, a seconda di parametri prestazionali (velocità massima in download e banda minima garantita) relativi all’offerta attivata. I voucher di fascia A sono divisi in A1 e A2, il contributo connettività è pari a €300, per un contratto della durata da un minimo di 18 mesi a un massimo di 36 mesi che garantisca il passaggio a una connettività con velocità massima in download tra i 30 e 300 Mbit/s (nella Fascia A1) oppure tra 300 Mbit/s e 1 Gbit/s (nella Fascia A2)
La Fascia A, a sua volta divisa in A1 e A2, comprende un contributo pari a 300 euro per un contratto della durata da un minimo di 18 mesi a un massimo di 36 mesi che consenta una connettività con velocità massima in download compresa fra 30 e 300 Mbit/s (nella Fascia A1) oppure tra 300 Mbit/s e 1 Gbit/s (nella Fascia A2).
La Fascia B eroga un contributo di 500 euro per contratto della medesima durata della Fascia A che garantisca il passaggio a una connettività minima di 300 Mbit/s e massima di 1 Gbit/s e una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 30 Mbit/s.
Per entrambe le fasce è previsto un ulteriore contributo del valore massimo di 500 euro se la connettività effettivamente raggiunge la velocità massima in download pari a 1 Gbit/s. In questo caso il bonus va a parziale copertura dei costi di rilegamento dei beneficiari.
Infine, i voucher di Fascia C possono arrivare fino a duemila euro; in questo caso il contratto deve avere una durata minima di 24 e massima di 36 mesi, oltre a garantire una connettività con velocità massima in download superiore a 1Gbit/s. In questo caso i bonus aggiuntivo per le spese di rilegamento può arrivare a 500 euro e la soglia minima garantita dev’essere almeno pari a 100 Mbit/s.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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