
Circa 25,25 milioni di persone hanno acquistato pacchetti turistici nell’ultimo trimestre del 2020, la metà dello scorso anno, e molte persone hanno deciso di non muoversi in vista del Capodanno lunare, appena iniziato, a causa di un focolaio scoppiato nello Hebei
Il Covid ha affossato il turismo e questo in tutto il mondo, anche in Cina che sembra aver già recuperato a pieno ritmo. Nell’ultimo trimestre del 2020 il numero delle persone che hanno acquistato pacchetti turistici si è dimezzato rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre per le vacanze del Capodanno lunare appena iniziate le prospettive appaiono piuttosto fosche.
Nello specifico il ministero della Cultura e del Turismo cinese ha reso noto che 25,25 milioni di persone hanno acquistato pacchetti turistici nell’ultimo trimestre del 2020, circa la metà dello scorso anno. Si tratta di un dato comunque in crescita rispetto ai precedenti trimestri: nel primo, in piena emergenza pandemica, erano stati meno di cinque milioni, nel secondo 7,7 milioni e nel terzo 19,71 milioni.
In tutto il 2020 le entrate dal settore turistico sono state 4.130 miliardi di yuan (640 miliardi di dollari), con un calo di 2.500 miliardi di yuan (quasi 400 miliardi di dollari) rispetto all’anno precedente, secondo quanto riferisce il South China Morning Post.
Il 2021 dovrebbe essere l’anno della ripresa. Tuttavia gli operatori non hanno grandi speranze. Il periodo di maggior turismo è proprio quello del Capodanno lunare appena iniziato e, alla vigilia, c’è stata un nuovo focolaio di Covid nello Hebei, vicino a Pechino, che pare aver spento la volontà di molti di muoversi. Circa 48 milioni di persone, secondo il ministero, hanno infatti deciso di restare a casa e questo ha portato gli analisti ad abbassare le previsioni di crescita per il settore nel primo trimestre.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/MAURIZIO DEGL INNOCENTI
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