
Sebbene sia stato inferiore al balzo di febbraio (+115,9%) i volumi del trasporto aereo di marzo sono stati i più vicini a quelli pre-pandemici del 2019, riducendo il divario a un -41%
Il trasporto aereo, uno dei settori più colpiti dal Covid, sta rialzando la china e a dimostrarlo sono ancora una volta i numeri. Secondo i dati diffusi oggi dall’International Air Transport Association a marzo il traffico passeggeri a livello globale ha evidenziato un aumento del 76% rispetto all’anno prima. Sebbene sia stato inferiore al balzo di febbraio (+115,9%) i volumi di marzo sono stati i più vicini a quelli pre-pandemici del 2019, riducendo il divario a un -41%.
Questi numeri non devono sorprendere perché di fatto i principali potenziali ostacoli, ovvero il conflitto in Ucraina e la diffusione di Omicron hanno avuto un impatto limitato: in quest’ultimo caso gli effetti si sono limitati principalmente ai mercati interni asiatici.
«Con l’abbassamento delle barriere ai viaggi nella maggior parte dei luoghi, stiamo finalmente realizzando il tanto atteso aumento della domanda repressa – ha sottolineato Willie Walsh, direttore generale di Iata. – Sfortunatamente, stiamo assistendo anche a lunghi ritardi in molti aeroporti con risorse insufficienti per gestire i numeri in crescita».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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