
Il capo del Cremlino ha dichiarato che Mosca è pronta a garantire le esportazioni dai porti nel Mar d’Azov
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che sono in corso tentativi di “fare della Russia il capro espiatorio” della crisi alimentare globale e ha negato che Mosca stia bloccando le esportazioni di grano dai porti ucraini.
«La situazione peggiorerà – ha dichiarato il Capo del Cremlino in un’intervista televisiva rilanciata dall’agenzia Ria Novosti – perché gli inglesi e gli americani hanno imposto sanzioni sui nostri fertilizzanti». Putin ha, poi, annunciato che la Russia aumenterà il suo export di grano fino a 50 milioni di tonnellate.
Nell’intervista all’emittente televisiva Rossiya24, Putin ha dichiarato che la Russia è pronta a garantire l’esportazione di grano ucraino dai porti di Berdyansk e Mariupol, sul Mar d’Azov, dove sono quasi completate le operazioni di sminamento.
«I porti del Mar d’Azov, Berdyansk, Mariupol, sono sotto il nostro controllo, siamo pronti a garantire un’esportazione senza problemi, anche di grano ucraino, attraverso quei porti – ha detto il presidente russo – stiamo finendo i lavori di sminamento. Le truppe ucraine avevano piazzato tre strati di mine, e questo lavoro è quasi finito. Creeremo la logistica necessaria».
Il capo del Cremlino ha poi affermato che potrebbe esportare il grano attraverso la Bielorussia ma solo se saranno revocate le sanzioni a Minsk.
«Se qualcuno vuole risolvere il problema dell’esportazione di grano ucraino, il modo più semplice è attraverso la Bielorussia – ha dichiarato Putin – Nessuno lo sta impedendo. Ma per questo bisogna revocare le sanzioni alla Bielorussia».