
A marzo il nichel era più che raddoppiato in poche ore e il Lme aveva cancellato cinque mila operazioni, facendo infuriare gli hedge funds. E’ la prima causa del genere
Il nichel diventa motivo di contenzioso legale. Elliott Associates ha fatto causa al London Metal Exchange (LME) e a LME Clear Limited (entrambe controllate da Hong Kong Exchanges and Clearing Limited) per la gestione del trading del metallo di base per produrre l’acciaio inossidabile, chiedendo 456 milioni di dollari di danni.
A marzo scorso il metallo era più che raddoppiato in poche ore e la borsa londinese aveva cancellato cinque mila operazioni fino al 16 marzo, un fatto mai avvenuto in 145 anni di storia, facendo infuriare gli hedge funds.
Elliott ha infatti affermato che l’annullamento dell’operazione è risultato essere “illegale per motivi di diritto pubblico” e che “costituisce una violazione” dei suoi diritti. Il Lme ha respinto la richiesta ritenendola infondata.
Quanto accaduto ha spinto le autorità di regolamentazione e i maggiori player di mercato a chiedere controlli su alcune aree ritenute opache nel mercato delle materie prime.
Il concorrente americano, il colosso Cme Group, ha intanto iniziato a parlare con i clienti del Lme sulla possibilità di creare un contratto sul nichel regolato in contanti, secondo quanto ha scritto Reuters a maggio.
La causa è stata intentata presso l’Alta Corte inglese il 1 giugno 2022 e notificata a LME e LME Clear il 2 giugno 2022 si legge in una nota di HKEX.