
Lagarde: “vogliamo contrastare l’ampliamento degli spread. L’economia può continuare a crescere”
«Vogliamo contrastare l’ampliamento degli spread». Christine Lagarde, presidente della Bce, ha rinnovato oggi al Parlamento Europeo l’impegno ad “agire contro i rischi di frammentazione“, ovvero di spread ingiustificati tra i Paesi dell’Eurozona. «Il 15 giugno abbiamo deciso di applicare la flessibilità nel reinvestimento dei titoli in scadenza nel portafoglio Pepp, al fine di preservare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, condizione essenziale affinché la Bce possa adempiere al mandato di stabilità dei prezzi – ha detto Lagarde. – Inoltre, quanto allo scudo anti-spread, abbiamo deciso di incaricare i comitati competenti dell’Eurosistema, insieme ai servizi della Bce, di accelerare il completamento della progettazione di un nuovo strumento anti-frammentazione da sottoporre all’esame del consiglio direttivo».
Per la presidente l’attuale contesto inflazionistico, con valori ben al di sopra dell’obiettivo del 2%, rappresenta chiaramente una sfida. Per questo la Bce alzerà i tassi di interesse non solo a luglio e settembre, ma anche successivamente. «Se le prospettive di inflazione a medio termine dovessero persistere o peggiorare, un incremento maggiore sarà appropriato nella nostra riunione di settembre. Quindi, considerando un’orizzonte temporale «oltre settembre, sulla base della nostra attuale valutazione, prevediamo che sarà appropriato un percorso graduale ma sostenuto di ulteriori rialzi dei tassi di interesse», ha continuato
Si teme che così facendo però si possano aggravare le condizioni economiche, innescando un’ulteriore recessione, con annesse reazioni dei mercati. Ancora una volta Lagarde non mostra segni di ripensamenti. «Quando l’inflazione raggiunge l’8,1% dobbiamo chiederci cosa fare per soddisfare il nostro mandato. E’ sulla base di questi dati, delle aspettative e delle prospettive di medie termine, che abbiamo preso le nostre decisioni».
L’aggressione ingiustificata della Russia all’Ucraina sta colpendo duramente l’economia dell’area dell’euro e le prospettive sono ancora circondate da una forte incertezza. Ma ci sono le condizioni perché l’economia continui a crescere e si riprenda ulteriormente nel medio termine.