
Wang, ministro degli esteri cinese, ha affermato che i rapporti Cina-Usa sono al livello più basso dalla normalizzazione dei rapporti nel 1979
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avvertito che gli Stati uniti dovranno cambiare il loro atteggiamento nei confronti di Pechino, o rischiano inevitabilmente un conflitto.
Come riferisce Askanews, parlando alla prestigiosa Asia Society a New York, dove si trova per prendere parte all’Assemblea generale dell’Onu, Wang ha anche affermato che i rapporti Cina-Usa sono al livello più basso dalla normalizzazione dei rapporti nel 1979 e ha individuato nella vicenda di Taiwan il più pungente punto di frizione tra le due potenze.
“Gli Stati uniti sembrano avere due tipi di notazioni musicali. La volontà politica dei loro leader è per una relazione bilaterale stabile, ma questa non è ancora tradotta in politiche logiche” ha sostenuto il capo della diplomazia cinese.
Il viaggio di Wang a New York viene dopo dure polemiche tra Pechino e Washington, in particolare relative a Taiwan dopo che quest’estate la speaker della Camera dei rappresentanti Usa Nancy Pelosi ha visitato l’isola e mentre negli Usa si dicute una legge che fornirà 6,5 miliardi di dollari in armi a Taiwan.
Di queste cose Wang certamente parlerà nell’imminente colloquio con il segretario di Stato Usa Antony Blinken, il primo dopo il faccia a faccia a luglio a margine della riunione ministeriale del G20. Un incontro che sarà importante in vista di quello (possibile) tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente Usa Joe Biden a Bali a novembre, a margine del G20.