
I rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve e le aspettative di ulteriori aumenti per combattere l’inflazione hanno premiato il dollaro su tutte le principali valute.
Lo yuan cinese ha toccato un minimo storico contro il dollaro nel commercio offshore mercoledì, nonostante i recenti sforzi della banca centrale del paese per sostenere la valuta.
Lo yuan offshore – che circola al di fuori della Cina continentale ed è più liberamente scambiato rispetto alla valuta nel mercato interno – mercoledì è sceso a 7,2386 contro il dollaro, secondo Bloomberg. Questo è il livello più basso da quando le banche di compensazione a Hong Kong hanno ricevuto il via libera per aprire conti in renminbi nel 2010.
I rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve e le aspettative di ulteriori aumenti per combattere l’inflazione hanno premiato il dollaro su tutte le principali valute.
Lo yuan onshore, che non è liberamente convertibile e limitato a un intervallo di oscillazione del 2% rispetto a una parità centrale fissata ogni giorno, ha toccato un minimo intraday a 7,2297 per dollaro.
Il deprezzamento arriva nonostante i recenti sforzi della banca centrale cinese per proteggere il valore della valuta senza intervenire direttamente, inclusa la decisione di aumentare il coefficiente di riserva per il rischio di cambio.
La mossa, annunciata lunedì dalla Banca popolare cinese, rende di fatto più costoso per le istituzioni finanziarie vendere yuan e acquistare dollari. Il deprezzamento dello yuan potrebbe significare che “la banca centrale dovrà almeno prestare più attenzione rispetto al passato” per bilanciare lo stimolo interno e le sue politiche valutarie, hanno scritto martedì gli analisti di Tianfeng Securities in una nota.