
La componente “core” del dato, depurata dagli elementi volatili, è cresciuta dello 0,5% rispetto al mese precedente e del 5,1% rispetto a un anno prima, contro attese per un +5,2%
L’inflazione negli Stati Uniti resta a livelli alti, con il dato “core”, il più seguito, aumentato a settembre comunque meno delle attese. La misura preferita dalla Federal Reserve per calcolarla, il dato Pce (personal consumption expenditures price index), è aumentata dello 0,3% rispetto al mese precedente ed è cresciuta del 6,2% rispetto a un anno prima, rimanendo stabile rispetto ad agosto.
La componente “core” del dato, depurata dagli elementi volatili, è cresciuta dello 0,5% rispetto al mese precedente e del 5,1% rispetto a un anno prima, contro attese per un +5,2%, dopo il +4,9% di agosto.
I prezzi energetici sono diminuiti in un mese del 2,4% e sono aumentati in un anno del 20,3%, quelli dei generi alimentari sono cresciuti dello 0,6% in un mese e dell’11,9% in un anno. Il valore Pce è contenuto nel dato diffuso dal dipartimento del Commercio relativo ai redditi personali e alle spese ai consumi.