
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla nota di aggiornamento del Def. Il Governo chiede alle Camere lo scostamento di bilancio
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla Nadef, la Nota di aggiornamento al Def (Documento di Economia e Finanza).
«Questo ci consente di liberare circa 9 miliardi e mezzo da utilizzare sul caro energia, speriamo già dalla prossima settimana. Per quanto riguarda il 2023 libereremo 22 miliardi sempre per il caro energia: ci sono quindi 30 miliardi per la questione energetica. Abbiamo deciso di liberare estrazioni di gas anche nuove concessioni per fare in modo che il Paese sia più autonomo. Abbiamo chiesto ai concessionari di mettere a disposizione in cambio, da subito, da gennaio, gas tra un miliardo e due miliardi di metri cubi da destinare ad aziende energivore a prezzi calmierati» ha dichiarato la premier Giorgia Meloni.
È stato approvato anche il decreto con le denominazioni dei nuovi ministeri.
«La previsione di crescita è del 0,6% del Pil reale, un indebitamento netto programmatico del 4,5%, in aumento rispetto a quanto previsto, e crea lo spazio per fare un intervento doveroso nei confronti di famiglie e imprese – ha dichiarato il ministro dell’Economia Giorgetti – Nel 2023 la previsione di crescita del Pil e dello 0,5%. Abbiamo avuto un approccio prudente e realistico. L’obiettivo della Nadef è quello di mitigare gli effetti del caro energia».
La presidente del Consiglio ha poi annunciato che il 24 novembre ci sarà un nuovo Cdm incentrato sulla questione energetica.
Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin ha specificato che ci sarà un emendamento per le nuove concessioni all’estrazione di gas. Consiglio dei Ministri ha, infatti, dato il via libera alla norma sulle nuove concessioni per aumentare l’estrazione di gas nel Mare Adriatico e anche a partire dalle 9 miglia dalla costa. Sarà inserita, sotto forma di emendamento, nel decreto Aiuti ter all’esame del Parlamento dalla prossima settimana.
Il sottosegretario Mantovano, al quale andrà la delega ai Servizi, ha riferito che il decreto sulle nuove denominazione dei Ministeri ha portato alla costituzione di due Comitati ministeriali sul Made in Italy e sul Mare.
«Riteniamo che la questione dell’immigrazione sia un tema da condividere con i Paesi di bandiera – ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – La nave Humanity 1 si sta dirigendo verso Catania e abbiamo adottato un decreto ministeriale in base al quale la nave dovrà fermarsi in rada quando arriverà e potrà rimanere nelle nostre acque solo per verificare le eventuali emergenza sanitarie delle persone a bordo, delle quali ci faremo carico. Poi la nave verrà invitata a lasciare le acque. ingrazio la Francia per la possibilità di far sbarcare altre navi, ma non pensiamo ancora che la responsabilità sia realmente condivisa tra Paesi Ue».
In merito al Pnrr la premier ha dichiarato di aver chiesto alla Commissione Ue “maggiore flessibilità ed eventuali modifiche, restando all’interno del regolamento”.
Il Governo ha chiesto alle Camere lo scostamento di bilancio.
Pensioni, Calderone: “allo studio Quota 41 con Opzione Donna”
Dopo l’incontro con le parti sociali, la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone ha parlato degli eventuali interventi sulle pensioni in vista della manovra.
Secondo Calderone Quota 41 “può essere un punto di riferimento ma è ancora presto per poter dire in che modo e con quali condizionalità. È una fase in cui stiamo studiando gli strumenti”, ha dichiarato la ministra che ha aggiunto che tra i possibili interventi potrebbe esserci anche Opzione Donna.