
Dimenticati i guadagni delle prime ore e i rialzi delle precedenti sedute, le Borse europee hanno perso quota e chiuso in calo, seppur sopra i minimi
Chiusura di seduta negativa per le principali Borse europee, con l’eccezione del Dax 30 di Francoforte che guadagna lo 0,22% terminando a 14.264,90 punti. Al contrario, il Cac 40 di Parigi cede lo 0,47% a 6.576,12 punti e il Ftse 100 di Londra lo 0,05% a 7.347,86 punti. In flessione anche l’Ibex 35 di Madrid che perde lo 0,78% a 8.038,42 punti, e l’Aex di Amsterdam che arretra dello 0,10% a 708,38 punti. Milano ha ceduto lo 0,78%.
Dimenticati i guadagni delle prime ore e i rialzi delle precedenti sedute, le Borse europee hanno perso quota e chiuso in calo, seppur sopra i minimi. Tra gli investitori torna a prevalere l’apprensione, mentre ci si interroga sull’andamento dell’economia nel 2023.
Per altro, dopo le parole dei “falchi” della Fed, a partire da James Bullard, aumenta la convinzione che la Banca centrale americana non si prenderà nessuna pausa nella politica monetaria restrittiva.
La giornata è stata inoltre segnata dai dati sull’inflazione dell’Eurozona (salita al 10,6% annuo), dal calo del prezzo del greggio e dall’ampio piano fiscale del Governo inglese, che vede per il Regno Unito una fase di recessione.
Qualche sostegno è arrivato dall’allentarsi delle tensioni in Ucraina: si è ricomposta la situazione in Polonia, dopo la tensione a seguito della caduta sul territorio di missili (anche il presidente polacco ha parlato di uno “sfortunato incidente”).
Sul Ftse Mib l’unico rialzo degno di nota è stato quello di Campari (+1,78%), mentre Saipem ha chiuso a -5,84%, dopo vari stop in volatilità anche a -6,5%: partita in buon aumento dopo il giudizio di Berenberg, che ha rivisto il rating da “hold” a “buy”, ha invertito la rotta in scia al calo del greggio (-3,93% il Wti dicembre a 82,23 dollari al barile; -2,72% il Brent gennaio a 90,33 dollari).
Penalizzati anche gli altri energetici (Eni -1,89%, Tenaris -2,83%).
Sul valutario, l’euro vale 1,032 dollari (1,0397 in avvio e ieri in chiusura 1,0407). Passa inoltre di mano a 145,255 yen (da 144,51 yen in apertura e 145,1 ieri), mentre il dollaro-yen è pari a 140,68 (138,92 in avvio e 139,43 alla vigilia). Gas in discesa dello 0,7% a 113,08 euro al megawattora. Infine, spread in lieve calo a 192 punti, contro i 193 della vigilia.
Oggi, per altro, la 18esima edizione del Btp Italia si è chiusa con una raccolta poco sotto i 12 miliardi (11,994 miliardi).