
Quello di Fs Spa sarebbe un ritorno: nel 2018, il governo Conte aveva affidato alla holding la regia dell’operazione di salvataggio e rilancio della vecchia Alitalia
Spunta l’ipotesi di una cordata Fs-Lufthansa nella partita della privatizzazione di Ita Airways. A riportarla è oggi il Corriere della Sera, riferendo che l’idea troverebbe la disponibilità delle società.
Al momento, spiega il quotidiano, la compagnia tedesca è entrata nella data room mentre le Fs no. Una prima ipotesi è quella di vendere il 51% a Lufthansa per 250 milioni, il 29% a Fs e il resto lasciarlo al Mef. No comment da Lufthansa e dal Mef, nessuna risposta è arrivata dalle Fs, scrive il Corriere.
Quello di Fs Spa, ricorda Adnkronos, sarebbe un ritorno: nel 2018, il governo giallo-verde del Conte 1 aveva affidato alla holding di Villa Patrizi, allora guidata da Gianfranco Battisti, la regia dell’operazione di salvataggio e rilancio della vecchia Alitalia.
Operazione che prevedeva un ruolo centrale di Fs nell’ottica di realizzare un polo intermodale, con l’alta velocità che avrebbe fatto da feederaggio ai voli di lungo raggio. Alle Fs si sarebbero dovuti affiancare altri partner industriali.
Nell’estate del 2019, la cordata che si era delineata schierava, oltre alle Fs, Atlantia e Delta Airlines per rilevare l’80% della compagnia. A manifestare interesse erano stati anche German Efromovich, azionista di maggioranza della colombiana Avianca, e il gruppo Toto.
In quella fase Lufthansa è rimasta sempre alla finestra dicendosi interessata a una partnership commerciale e, comunque, in un’Alitalia ristrutturata dal governo italiano. Poi l’operazione non andò in porto e con il decreto Cura Italia, varato dal Governo Conte, venne autorizzata la costituzione di Ita, al 100% nelle mani del Tesoro.