
Botta e risposta tra lo scrittore horror e il multimiliardario a proposito delle nuove politiche di gestione del social network
Non si placa la bufera intorno ad Elon Musk e la sua acquisizione di Twitter. L’ultima ma solo in sede temporale è quella dello scrittore Stephen King che nelle ultime settimane ha trovato più di uno spunto per contestare le scelte del miliardario sudafricano sulla policy del social network.
Sul banco degli imputati, le nuove regole in tema di spunte blu ma lo scrittore va ben oltre e ha pubblicato un tweet molto caustico: «Visionario con Tesla? Non l’ha neanche fondata lui e Twitter è un’altra cosa».
Musk, ha spiegato King, «quasi da solo, ha modificato il modo in cui gli americani considerano le automobili. Ho una Tesla e mi piace. Detto questo, si è rivelato un pessimo esempio per Twitter. Sembra che si stia inventando tutto», ha twittato.
Chiamato in causa, la risposta di Musk non si è fatta attendere: «I suggerimenti sono benvenuti, signor [King]”, ha twittato con un’emoji della corona. “L’obiettivo è una piazza digitale affidabile, in cui si sopportano una grande varietà di opinioni, a patto che gli individui non violino la legge o facciano spam. Qualsiasi incitamento alla violenza comporterà la sospensione dell’account», ha aggiunto.
E quando un utente di Twitter ha consigliato a Musk di non ascoltare King, il nuovo proprietario di Twitter ha risposto: «Stephen King è una delle tante persone fantasiose al mondo. Anche se potrei non essere d’accordo con tutto ciò che afferma, in realtà desidero ascoltarlo».
Finita qui? In molti scommettono di no. Il celebre autore di “Pet Cemetary” non ha direttamente risposto al magnate, ma ha pubblicato un altro paio di tweet al vetriolo che implicitamente rispondevano a lui.