
Secondo un rapporto della Banca mondiale sul “Panorama dell’occupazione in Tunisia” la metà della popolazione attiva nel Paese nordafricano lavora in nero nel settore informale
Sale ancora il tasso di inflazione in Tunisia che a novembre ha raggiunto quota 9,8% sorpassando il record del 9,2% del mese di ottobre. È quanto emerge dai dati pubblicati dall’Istituto nazionale di statistica (Ins) di Tunisi.
L’indice dei prezzi al consumo delle famiglie è aumentato dello 0,6% a novembre, dopo essere già salito dell’1% nel mese precedente. Un aumento, secondo la stessa fonte, dovuto, tra gli altri, al rincaro dei prodotti alimentari dell’1,3%; dei mobili, delle attrezzature e dei servizi domestici dello 0,8%; dei prezzi dei trasporti dello 0,6%.
Inoltre, secondo un rapporto della Banca mondiale sul “panorama dell’occupazione in Tunisia” la metà della popolazione attiva nel Paese nordafricano lavora in nero nel settore informale, e dei 2,8 milioni di persone impiegate nel settore privato, 1,55 milioni lavorano nel settore informale, un tasso di quasi il 43% rispetto al 9% delle statistiche del 2019. Il rapporto, anticipato dall’agenzia Tap, rileva anche che metà della popolazione attiva non ha lavoro, poiché solo il 47% della popolazione attiva di età superiore ai 15 anni, stimata a 8,7 milioni di persone, è attiva nel mercato del lavoro, mentre il resto, ovvero il 53% (4,6 milioni di persone) non lavora e/o non cerca lavoro.
La Banca Mondiale stima tuttavia che il tasso di partecipazione al mercato del lavoro in Tunisia rimanga elevato rispetto alla regione del Medio Oriente e del Nord Africa, con una stima del 43,2% nel 2017, senza tener conto del reddito dei paesi, ma più basso rispetto ai paesi a reddito medio nel mondo (64,9% nel 2017). Per quanto riguarda la percentuale di partecipazione delle donne al mercato del lavoro in Tunisia, il rapporto rivela che è bassa, non superiore al 26,5%, rispetto al 41,8% degli uomini. Il tasso di partecipazione delle donne che non frequentano la scuola è molto basso e non supera l’8,7% (2017), rispetto al 14,2% del 2014.