
Il turismo torna a trainare nel comparto servizi, il nostro Pil fa meglio di quello tedesco
Nonostante i contraccolpi duri, l’Italia del post Covid sembra economicamente in forma, almeno se confrontata con le colossali “cugine” Francia e Germania. Lo rivela il report della Cgia di Mestre con gli ultimi dati aggiornati. Il Pil nostrano è aumentato del 2,6 per cento, in Germania è cresciuto della metà (+1,3 %) e in Francia in misura ancora inferiore (+ 1%). Sempre nello stesso periodo, la media dell’Area Euro-19 si è salita del 2,3 per cento. Insomma, per una volta l’Italia si candida ad essere la “prima della classe”.
“Certo – avverte nel testo la Cgia – il 2023 sarà un anno difficile: su tutta Europa, infatti, soffiano venti di crisi molto preoccupanti. Tuttavia, con una economia che in questi ultimi due anni si è decisamente rafforzata, dovremmo avere meno problemi degli altri a fronteggiare questo nuovo scenario avverso”. Nonostante gli effetti economici provocati dalla pandemia siano stati più negativi da noi (-9 per cento del Pil) che a Berlino (-3,7 %) e a Parigi (-7,8 %), anche allargando l’arco temporale di osservazione (terzo trimestre 2020 su terzo trimestre 2022), lo score del nostro Paese è stato superiore a quello dei nostri competitor. Se in Italia il Pil è aumentato del 7,5% in Francia l’incremento è stato del 4,6 per cento e in Germania del 3,2 per cento. Nell’Area Euro-19, invece, ha toccato il 6,3%.
A trainare questa pagella positiva del Pil italiano è il settore dei servizi che rappresenta il 73% del totale (Pubblica amministrazione, commercio, turismo, servizi alle imprese e alle persone, etc.), seguito dal 20% dell’industria, il 5 % alle costruzioni e il 2% al settore primario (agricoltura, pesca, etc.), nei primi 9 mesi di quest’anno la ricchezza nazionale è aumentata del 4,4%. Con l’allentamento di restrizioni e confini poi il turismo è tornato a far decollare i consumi: dall’analisi dei sotto settori emerge che nei servizi il fatturato 2022 su quello del 2021 del trasporto aereo e delle agenzie di viaggio-tour operator è più che raddoppiato. Nel primo caso, l’incremento è stato del 102,8 per cento, nel secondo caso addirittura del 123,2 per cento. Nel settore manifatturiero, infine, spiccano i risultati dell’incremento della produzione dei prodotti tecnologici (+7,4 per cento), quelli petroliferi (+8,4 cento), quelli farmaceutici (+8,7 per cento) e quelli del tessile-abbigliamento (+9 per cento).