
La start up che produce impianti di climatizzazione per far dormire all’industria sonni tranquilli
Di questi tempi con la guerra in Ucraina che fa “ballare” i mercati dell’energia, è un attimo per il proprietario di un’azienda aprire la busta della bolletta e trovare un’amara sorpresa. Per fortuna c’è Stark, la start up di Andrea Gubiani che propone soluzioni su misura per impianti ex novo o pre esistenti.
Stark progetta e realizza impianti chiavi in mano per il trattamento dell’aria e per la climatizzazione degli impianti industriali. Fin qui potrebbe sembrare una realtà come un’altra, ma la novità sta nel metodo innovativo, sartoriale, che è quello di studiare insieme al cliente la situazione nell’impianto andando a vedere il suo processo produttivo, studiando quanta e quale energia serve affinché gli impianti funzionino al meglio, consumando poca energia e garantendo un’ottima efficienza.
Proprio nel contesto industriale i consumi non sono comparabili a quelli domestici, e spesso sono un boccone amaro per un’attività che già deve gestire diverse voci di spesa; per questo è importantissimo trovare un equilibrio sul fronte energetico. Stark lavora sia su impianti preesistenti che nuovi. Una buona notizia, ad esempio, per le aziende italiane nate negli anni ’80 che hanno speso all’epoca in progetti che oggi risultano energivori, anche perché una volta non si stava attenti come oggi ad aspetti di questo tipo (va detto che all’epoca l’energia costava fino a 10 volte in meno). In questo momento difficile che stiamo vivendo è fondamentale studiare gli stessi impianti per fare in modo che consumino molto di meno, con la consapevolezza che la necessità energetica nell’ambito industriale per un impianto di trattamento aria varia dal 40 al 57%. Quindi significa che riuscire a risparmiare anche solo il 20, il 30 ma anche il 50% dell’energia permette alla fine del mese di avere meno sorprese in bolletta.
Stark nasce da subito come un’azienda di aspirazione internazionale, vantando numerosi clienti in luoghi come il Medio Oriente o l’Australia, ma in questi anni si è misurata anche con aziende italiane di un certo livello ottenendo risultati importanti. Un altro suo punto di forza è l’attenzione all’innovazione: i proventi di Stark vengono reimmessi in azienda per la creazione di piloti, di brevetti (uno importante è stato messo “in cantiere” proprio recentemente) incentivando il progresso delle tecnologie. Gli impianti usano motori brushless, cioè “senza spazzole”, a basso impatto energetico che permette di risparmiare sensibilmente. Ma fondamentale rimane soprattutto la collaborazione col cliente, che permette di raggiungere livelli importanti di risparmio grazie alla cooperazione con chi commissiona l’intervento.
Stark, cooperazione col cliente e innovazione, permette alle industrie di dormire sonni tranquilli senza l’incubo della “bolletta”.