
A Milano in evidenza i petroliferi con l’accelerazione dei prezzi del greggio visto il netto calo delle scorte settimanali Usa
Arriva il rimbalzo per le Borse europee che sotto stress per le mosse delle banche centrali erano scivolate ai minimi da oltre un mese. I dati tedeschi della mattinata (fiducia dei consumatori e occupazione) uniti alla caduta del prezzo del gas sotto 100 euro e all’effetto dei conti Nike sui retailer hanno impostato in positivo la seduta ma la vivacità di Wall Street (già ieri in recupero) favorita dal miglioramento della fiducia dei consumatori Usa ha consentito un finale ulteriormente brillante per i listini: Piazza Affari ha guadagnato l’1,66%, Parigi è stata la migliore chiudendo a +2%.
A Milano in evidenza i petroliferi con l’accelerazione dei prezzi del greggio visto il netto calo delle scorte settimanali Usa: Eni(+3,55%), Saipem (+3,48%) e Tenaris (+2,3%) hanno guidato il Ftse Mib.
Tra gli altri, rialzi ben superiori al 2% per Moncler, Diasorin e Inwit. Fuori dal Ftse Mib +2,3% per WeBuild grazie al contratto da 2,4 miliardi di euro per la metropolitana che collegherà il nuovo Western Sydney International Airport con la città australiana. Va ko Avio (-9,5%): è fallita la missione spaziale Arianespace Vv22 per portare in orbita due satelliti con il lanciatore Vega.
Petrolio in rialzo del 2,5% con il Brent febbraio a 82 dollari al barile e il Wti gennaio a 78,2 dollari al barile: le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono diminuite molto più delle attese segnando un ribasso di 5,895 milioni di barili a 418,234 milioni di unità, contro previsioni di un calo di 0,3 milioni.
Gas sotto 100 euro ad Amsterdam (-8% a 97,4 euro al megawattora) grazie a temperature non troppo rigide in Europa e a livelli di scorte elevati. “I prezzi dell’energia si stanno ora moderando e i confronti anno su anno diventeranno più facili.
“La recessione sembra ancora lo scenario più probabile, ma la moderazione dei prezzi dell’energia potrebbe far sì che la recessione sia più breve e meno profonda di quanto sarebbe stata altrimenti” segnala Schroders nell’outlook 2023 per il mercato azionario.
Sul mercato valutario il cambio tra euro e dollaro resta sopra 1,06 (1,0609 alla chiusura dei mercati continentali) mentre la moneta giapponese perde qualche posizione rispetto alla fiammata innescata dalle mosse della Bank of Japan sui bond governativi: il cambio tra dollaro e yen è a 132,1 (131,25 ieri sera), l’euro/yen a 140,15 (139,49).