
La procuratrice ha accusato la banca di aver aiutato l’ex cliente Jeffrey Epstein nel suo traffico di donne e ragazze a scopo sessuale sulla sua isola privata
Le Isole Vergini americane fanno causa alla banca JPMorgan Chase, accusandola di aver aiutato l’ex cliente Jeffrey Epstein nel suo traffico di donne e ragazze a scopo sessuale sulla sua isola privata.
La causa è stata intentata in un tribunale federale di New York. Nell’annunciare l’azione legale, la procuratrice generale delle Isole Vergini americane, Denise George, ha accusato la banca di aver “chiuso un occhio” sulle attività illegali di Epstein sulla sua isola privata, Little St. James, parte del territorio non incorporato degli Stati Uniti, sottolineando che il “traffico di esseri umani era l’attività principale dei conti corrente di Epstein presso JPMorgan”.
La banca, secondo l’accusa, ha nascosto transazioni che sollevano sospetti e ha ignorato la verità su Epstein per mantenerlo come cliente. JPMorgan non ha finora voluto commentare. Una fonte citata dal Guardian, però, ha detto che la banca “ha messo fine al suo rapporto con Epstein molto tempo prima che si venisse a conoscenza delle sue attività illegali”.
Epstein è stato trovato morto nella sua cella, in una prigione di New York, nel 2019, un mese dopo il suo arresto per abusi sessuali e traffico internazionale di minorenni.
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