
La Borsa Usa ha invece ben accolto i dati sui sussidi di disoccupazione che indicano un raffreddamento del mercato del lavoro, attenuando così le preoccupazioni per la Fed
Le Borse europee chiudono positive con Wall Street che è in forte rialzo, centrando il rimbalzo dopo un’apertura debole, legata alla situazione della Cina, alle prese con l’aumento dei casi Covid. La Borsa Usa ha invece ben accolto i dati sui sussidi di disoccupazione che indicano un raffreddamento del mercato del lavoro, attenuando così le preoccupazioni per i futuri aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Con l’approvazione della Finanziaria, il listino migliore è Milano che guadagna l’1,2%, seguito da Francoforte che avanza dell’1,03% a 14.069,45 punti. Parigi segna +0,97% a 6.573,47 punti e Madrid +0,72% a 8.317,73 punti. Minore il rialzo di Londra che termina a +0,22% e 7,513.88 punti.
Gli investitori cercano anche di fare buoni affari comprando i titoli più penalizzati nell’ultimo periodo ribilanciando i portafogli in vista delle festività di Capodanno, pur senza dimenticare la cautela suggerita dall’allarme Covid in Cina e dalle potenziali nuove restrizioni allo studio di molti Paesi per limitare i contagi.
Tra principali titoli milanesi è tornata a salire Saipem (+4,64%) dopo la battuta d’arresto della vigilia. Bene anche Diasorin (+4,06%), che approfitta della prospettiva di un ritorno all’uso su vasta scala dei tamponi antigenici per i viaggiatori provenienti dalla Cina. In rialzo Tim (+2,88%) dopo che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ribadito la volontà del Governo di arrivare ad assumere il controllo della rete e di mantenere i livelli occupazionali, mentre è rimasta in coda al listino UniCredit (-0,06%).
Sul mercato valutario, l’euro passa di mano a 1,0665 dollari da 1,0619 ieri in chiusura e a 142,19 yen (da 142,52). Il dollaro perde quota anche nei confronti della divisa giapponese a 133,34 (134,23).
Il petrolio ha perso quota risentendo del timore che la nuova ondata Covid in Cina possa pesare sulla domanda di energia nonché dell’aumento a sorpresa delle riserve Usa: il future febbraio sul Wti cede il 2,09% a 77,31 dollari al barile, mentre i contratti sul Brent sono in calo dell’1,72% a 81,83 dollari. In lieve rialzo il prezzo del gas naturale: sulla piattaforma Ttf di Amsterdam segna +3,2% a 84 euro per megawattora.