
Il 2022 è stato l’anno degli spostamenti green, delle offerte last minute e delle gite mordi e fuggi. Ecco le prossime tendenze
Parola d’ordine del 2023: ripartire. In tutti i sensi, anche tirando fuori le valige piene di polvere lasciate in solitudine nelle cantine durante la pandemia. Ecco alcune tendenze di viaggio che condizioneranno il 2023.
Si conferma la tendenza a scegliere il bus e il treno per gli spostamenti, sia per questioni di rispetto dell’ambiente che di costi, ma anche per una questione generazionale: i Millenial e Generazione Z, tra l’altro fra le generazioni più attente al clima, non vedono l’ora di riprendere il cammino nel mondo dopo due anni di clausura forzata. Secondo i dati dell’EU Mobility Report di Omio, sono inoltre sempre meno le persone che prenotano con largo anticipo, mentre i viaggiatori del futuro preferiranno offerte last minute. Confermata anche la tendenza al turismo di prossimità con mete vicine a casa e con il turismo transfrontaliero in calo; un sintomo di due anni di incertezza e frontiere chiuse da un giorno all’altro che ci hanno inculcato un maggior senso di prudenza in merito.
Una cosa è certa: viaggeremo molto di più. Da un sondaggio del popolare sito Piratiinviaggio emerge che il 54% degli intervistati ha interesse a cercare l’avventura nel 2023. Il 25% degli italiani si avventurerà per il mondo (tra le mete più gettonate Uzbekistan, Mauritius e Giappone) mentre il 51% prevede di rimanere in Europa o visitare località vicine. Per uno su quattro, viaggiare vuol dire dimenticare rinunce e privazioni del periodo pandemico, per più di due su tre il pensiero che “può succedere di tutto” e quindi non ci si deve più perdere nulla. Per chi partirà all’avventura, non sarà da solo: aumenta infatti anche la percentuale di italiani che scelgono un viaggio “zaino in spalla”, tra le mete più interessanti sicuramente il Sud America ma anche giri brevi in Italia attirano i vagabondi del 2023: il 60% degli italiani sceglierà il Belpaese.