
Vedrà la luce in primavera il nuovo strumento strutturale del Mise per combattere il caro-bollette
Mentre corrono le voci, confermare dal Mise, di un calo della bolletta del gas anche a fronte del ribasso del prezzo della materia prima che sul mercato di Amsterdam scende del 4,1%, l’Esecutivo è già al lavoro per una nuova misura contro il caro-energia da aprile.
«Prima del primo di aprile il governo in qualche modo interverrà per prorogare le misure di mitigazione dei prezzi per famiglie e imprese, probabilmente in una forma diversa rispetto a quella che è stata finora, che era figlia dell’emergenza» annuncia infatti Giorgetti preconizzando un intervento strutturale e non più congiunturale all’attuale crisi.
Nello specifico, “stiamo studiando dei meccanismi che siano magari più efficienti in termini di aiuto e più flessibili rispetto all’andamento anche dei consumi e che premino i comportamenti virtuosi per quanto riguarda il risparmio energetico“. Non sappiamo ancora molto su questo punto, ma già un mese fa il ministro Giorgetti accennava a un meccanismo di calcolo “molto complicato” per introdurre nelle bollette delle fasce protette di consumo, in modo da incentivare il risparmio energetico.
Il meccanismo strutturale vuole dunque svincolare l’Esecutivo da ulteriori massicci interventi (dei 35 miliardi della legge di Bilancio, circa 21 sono stati stanziati contro il caro energia). Il rincaro stimato delle bollette di gas e luce nel 2022 rispetto al 2021 si attesta sui 91,5 miliardi di euro, precisamente 58,9 miliardi per l’extracosto dell’energia elettrica e 32,6 miliardi per quello del metano. Stando ai dati Cgia, le imprese hanno pagato questi rincari 61,4 miliardi in più, rispetto alle famiglie che hanno perso 30 miliardi.