
Lo scorso mese sono stati creati 106.000 posti di lavoro rispetto a dicembre, mentre le previsioni erano per 190.000. La causa, in parte, è il maltempo
L’occupazione nel settore privato statunitense è aumentata a gennaio molto meno delle attese, in parte a causa del maltempo.
Secondo il rapporto mensile redatto da Automatic Data Processing (Adp), l’agenzia che si occupa di preparare le buste paga, lo scorso mese sono stati creati 106.000 posti di lavoro rispetto a dicembre, mentre le previsioni erano per la creazione di 190.000 posti di lavoro. Il dato di dicembre è stato rivisto da 235.000 a 253.000. I
salari sono cresciuti del 7,3% su base annuale, come il mese precedente. Il settore più in difficoltà con la pandemia di coronavirus, quello dell’ospitalità e dell’intrattenimento, ha fatto segnare una crescita di 95.000 posti di lavoro. Nel complesso, l’industria dei servizi ha guadagnato 119.000 posti di lavoro; nella produzione dei beni, persi 3.000 posti.
“A gennaio, abbiamo riscontrato un impatto sulle assunzioni delle interruzioni dovute al maltempo” ha commentato Nella Richardson di Adp.
Il settore commercio, trasporti e utilities ha perso 41.000 posti di lavoro, il settore risorse naturali e miniere ne ha persi 3.000, il settore delle costruzioni ne ha persi 24.000. Le aziende con meno di 50 dipendenti hanno perso 75.000 lavoratori, mentre le grandi aziende con almeno 500 dipendenti hanno aggiunto 128.000 posti di lavoro.