
Nell’ultimo anno sono nate in media 17 nuove imprese agricole giovani al giorno. Quasi un giovane imprenditore su cinque è laureato
In Italia 55 mila aziende agricole sono condotte da under 35 e quasi un giovane imprenditore su cinque è peraltro laureato. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti secondo cui tra le imprese guidate da giovani in Italia crescono solo quelle agricole, con un aumento dell’1% negli ultimi 10 anni in controtendenza rispetto al crollo degli altri settori (-13%). «Nello spazio di un decennio, tra crisi, pandemia e guerra, il settore agricolo –spiega la Coldiretti – è diventato di fatto il punto di riferimento importante per le nuove generazioni, al contrario di altri settori dove si registrano crolli del numero di imprese under 35 che vanno dal 24% per le costruzioni al 25% per il commercio al dettaglio, dal 28% per il tessile al 48% per le telecomunicazioni. Nell’ultimo anno sono nate in media 17 nuove imprese agricole giovani al giorno».
Secondo il presidente dell’associazione Ettore Prandini la “pandemia ha accelerato il fenomeno del ritorno alla terra e maturato la convinzione comune che le campagne siano oggi capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo“.
A ostacolare la crescita delle giovani imprese agricole restano però le difficoltà legate all’accesso alla terra e al credito. Il prezzo medio di un ettaro di terreno agricolo in Italia è di 20.900 euro, ma può arrivare a cifre di 1,5 milioni di euro se si considerano i vigneti dei grandi vini del Nord. «Occorre sostenere il ritorno alla terra dei giovani e la capacità dell’agricoltura italiana di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale superando gli ostacoli burocratici che si frappongono all’insediamento», ha afferma la leader dei giovani della Coldiretti Veronica Barbati.
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