
Ucraina: in un anno import cereali in Italia da Kiev +83%
I ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali hanno deciso di aumentare a 39 miliardi di dollari gli aiuti all’Ucraina ed esortano il Fondo monetario internazionale a portare a termine i lavori per un programma di assistenza a Kiev entro fine marzo. Lo riferisce Bloomberg dal meeting del G7 finanze a Bangalore.
In un anno di guerra crescono le importazioni italiane di cereali dall’Ucraina (+83%) mentre crollano gli arrivi, già esigui prima della guerra. E’ quanto emerge dal Rapporto del Centro Studi Divulga Un anno di guerra con l’analisi delle ripercussioni su alcuni settori economici del Paese. Per i cereali, in particolare, sono arrivate dall’Ucraina oltre un milione di tonnellate di mais (+80%) cruciale per l’alimentazione zootecnica, 250 mila tonnellate di frumento (+103%) e quattro mila tonnellate di orzo (-31%). L’import di cereali dalla Russia, che prima dello scoppio del conflitto rappresentava appena il 6% per l’Italia, ha riguardato prevalentemente frumento (71mila tonnellate) in calo del 42%, e 15 mila tonnellate di sorgo.
In crescita anche l’import di olio di girasole dall’Ucraina con 237 mila tonnellate nei primi 11 mesi del 2022 (+11% rispetto allo stesso periodo 2021) che si aggiungono a 85mila tonnellate di panelli e farine di girasole (-33%). Dalla Russia, invece, 12 mila tonnellate di olio di girasole nei primi 11 mesi del 2022, oltre a 133 mila tonnellate di panelli e farine di girasole (-23%). Sul fronte fertilizzanti, rileva il rapporto, l’Egitto, pur con un calo del 25% rispetto al 2021, resta il primo fornitore di fertilizzanti del nostro Paese.
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