
L’Italia è tra i 22 Stati membri che hanno espresso il loro interesse preliminare nell’aggregare la domanda di gas a livello Ue
L’Italia dice sì agli acquisti comuni di gas dall’Ue. L’Italia è infatti tra i 22 Stati membri che hanno espresso il loro interesse preliminare nell’aggregare la domanda di gas a livello Ue. Lo indicano fonti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase). Bruxelles intende effettuare gli acquisti congiunti ad aprile.«Il prezzo del gas nell’Ue resta gonfiato, ad esempio è quasi sette volte superiore a quello degli Stati Uniti. Ciò si ripercuote naturalmente sulla competitività dell’Europa e sul costo della vita dei nostri cittadini», ha riferito il vicepresidente della Commissione Ue Maros Sefcovic al termine della riunione del board della piattaforma Ue per gli acquisti congiunti di gas, rappresentato dai tecnici di alto livello dei governi nazionali.
A Roma dovrebbero arrivare intorno ai 2,3 miliardi di metri cubi.
Intanto chiude in calo il gas naturale sulla piazza Ttf di Amsterdam. I contratti futures sul mese di aprile hanno ceduto lo 0,57% a 46,82 euro al MWh. In calo dello 0,5% a 118,1 penny per unità termica (Therm) il prezzo del gas sulla piazza di Londra.
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