
Da Francoforte è scontato un rialzo da 50 punti. Da capire poi quanto la porta resterà aperta ad un’ulteriore significativa stretta per maggio e le riunioni successive
Effetto Silicon Valley Bank ma non solo: la prossima settimana il focus dei mercati sarà soprattutto sulla riunione Bce, fissata per giovedì, e sull’inflazione statunitense, attesa martedì.
Da Francoforte è scontato un rialzo da 50 punti. Da capire poi quanto la porta resterà aperta ad un’ulteriore significativa stretta per maggio e le riunioni successive. Dalla Eurotower arriveranno anche le nuove stime su crescita ed inflazione con quest’ultima che potrebbe essere rivista al ribasso sulla componente headline e al rialzo su quella core.
Sempre in tema di banche centrali venerdì è prevista la decisione sui tassi (non sono previste variazioni) anche da parte dell’istituto russo.
Negli Stati Uniti le stime indicano un rallentamento sia dell’inflazione headline (al 6% dal 6,4%) sia di quella core (5,5% da 5,6%). “Da monitorare, soprattutto, il dato core services ex housing, citato più volte da Powell”, indicano gli analisti di Mps Capital Services.
Tra gli altri macro, da tenere sotto la lente mercoledì i prezzi alla produzione Usa (5,4% la previsione dal precedente 6%) e le vendite al dettaglio attese in deciso rallentamento (0,2% mese su mese dal 3%) e che forniranno un aggiornamento sullo stato dei consumi dopo il calo superiore alle attese della fiducia dei consumatori.
Giovedì sarà la volta delle nuove richieste disoccupazione, delle nuove costruzioni, dei permessi edilizi e dell’indice Philadelphia Fed (stimato a -14,8 dal precedente 24,3).
Venerdì, invece, sono segnalate la produzione industriale mese su mese (0,5% dal precedente 0) e l’indice dell’università del Michigan (atteso stabile).
Per quanto riguarda l’Italia martedì è in calendario la produzione industriale di gennaio mentre giovedì è attesa l’inflazione armonizzata di febbraio (al 9,9% il consensus, invariato sul precedente).
Sempre ad inizio settimana, il 14 marzo, dal Regno Unito i dati sul mercato del lavoro.
Nell’area euro, oltre all’inflazione finale di febbraio (venerdì), da cerchiare la produzione industriale di gennaio (mercoledì), primo dato consuntivo relativo al primo trimestre. Lo stesso giorno fari puntati sulla Cina con la produzione industriale e le vendite al dettaglio di febbraio, queste ultime attese in deciso rialzo in parte anche grazie alle festività del nuovo anno lunare concluse il 9 febbraio.
Dal Giappone previsti i verbali della riunione Boj di gennaio. Mentre giovedì è attesa la bilancia commerciale.
(foto SHUTTERSTOCK)