
La spesa delle famiglie ha mostrato forti cali a febbraio per tutti i tipi di acquisti: i beni durevoli e i servizi sono diminuiti rispettivamente dell’1,9% e dell’1,5% e la spesa per beni non durevoli dell’1,3%
La spesa delle famiglie ha mostrato forti cali a febbraio per tutti i tipi di acquisti: i beni durevoli e i servizi sono diminuiti rispettivamente dell’1,9% e dell’1,5% e la spesa per beni non durevoli dell’1,3%, la terza flessione congiunturale consecutiva. E’ quanto emerge dalla Nota mensile sull’economia italiana dell’Istat.
Nel quarto trimestre del 2022 il Pil ha segnato un calo dello -0,1%. Tra le componenti della domanda interna i consumi finali nazionali sono diminuiti dell’1,1% a seguito di un aumento della spesa delle Amministrazioni Pubbliche (+0,5%) e di un calo di quella delle famiglie residenti e delle Istituzioni sociali private (-1,6%).
Sull’inflazione giungono note amare. «Il percorso di rientro dell’inflazione “sarà più lungo di quanto previsto inizialmente». Lo riferisce l’Istat, secondo cui lo scenario internazionale resta caratterizzato da un elevato grado di incertezza e da rischi al ribasso.
L’Istat segnala anche che nel quarto trimestre gli investimenti fissi lordi hanno registrato un forte recupero congiunturale (+2,0%) sostenuti dall’aumento della spesa per impianti, macchinari e armamenti (+1,9%) al cui interno è stata particolarmente vivace la componente dei mezzi di trasporto (+4,2%) e da quella per i fabbricati non residenziali (+3,0%). Da segnalare anche il deciso incremento della spesa per prodotti di proprietà intellettuale (+2,9%).
Per quanto riguarda il mercato del lavoro è stato confermato un miglioramento anche a gennaio con un aumento degli occupati (+459 mila) superiore del 2% rispetto a quello di gennaio 2022, guidato da un incremento dei dipendenti permanenti (+3,1%) e degli indipendenti (+0,9%) a fronte di un lieve calo dei dipendenti a termine (-1,5%). Il numero dei lavoratori dipendenti ha ormai superato i livelli pre-pandemia, mentre gli indipendenti restano ancora al di sotto dei valori medi del 2019.
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