
Smorzate anche le polemiche sul rinvio della Commissione per la terza tranche del Pnrr
Il ministro degli affari europei e del Pnrr Raffaele Fitto durante la presentazione della Relazione della Corte dei Conti sul Pnrr alla Camera ha confermato che «Alcuni interventi da qui al 30 giugno 2026 non possono essere realizzati, ed è matematico, è scientifico che sia così, dobbiamo dirlo con chiarezza e non aspettare il 2025 per aprire il dibattito su di chi sia la colpa».
«Bisogna aprire una valutazione attenta per capire come recuperare le risorse di quei progetti che sono all’interno del Pnrr, ma che hanno una capacità di spesa che consentono un riallineamento con la Coesione».
Aggiungendo, in riferimento alla decisione della Commissione Europea di aspettare ancora un mese per la consegna della terza tranche del Pnrr per la verifica degli obiettivi raggiunti al 31 dicembre 2022 «Non ci sono tensioni con l’Europa, le tensioni temo qualche volta si vogliano costruire in Italia. Noi stiamo lavorando con una macchina in corsa con scelte che non sono nostre ma che noi puntiamo a realizzare e superare in questa fase per poi passare alla seconda fase di rimodulazione del programma. L’obiettivo è quello di lavorare con spirito collaborativo con la Commissione».
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