
L’accordo riguarda la cassa integrazione straordinaria (è una proroga) dal 28 marzo 2023 per la durata massima di 12 mesi ed un numero massimo di 3.000 lavoratori
“La società dichiara che lo strumento della Cigs richiesto è volto a garantire la continuità ed il rilancio dell’attività aziendale nonché la salvaguardia dei livelli occupazionali” mentre il ministero delle Imprese “prende atto delle richieste delle organizzazioni sindacali di convocazione di un tavolo ministeriale sul piano industriale dell’azienda”.
Lo si legge nel verbale di accordo firmato oggi pomeriggio col ministero del Lavoro da Acciaierie d’Italia (ex Ilva) e dai sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil, Ugl e Fismic. Non hanno firmato Uilm e Usb.
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L’accordo riguarda la cassa integrazione straordinaria (è una proroga) dal 28 marzo 2023 per la durata massima di 12 mesi ed un numero massimo di 3.000 lavoratori. Questi “potranno essere contemporaneamente posti in Cigs”. Di questi, 2.500 sono a Taranto.
I lavoratori interessati dalla cigs saranno sospesi fino ad un massimo di zero ore” si precisa. “In particolare, per la sede di Taranto – si legge nell’intesa ministeriale – visto il raggiungimento del limite massimo di utilizzo degli ammortizzatori sociali alla data del prossimo 19 giugno 2023, la società dichiara che, limitatamente alla sede citata, in prossimità di tale data presenterà formale richiesta al ministero del Lavoro di accesso allo strumento di integrazione salariale in deroga.
Nel verbale si legge che i lavoratori interessati dalla cigs saranno sospesi fino ad un massimo di zero ore. A tal proposito, le organizzazioni sindacali evidenziano che lo strumento della cigs è rivolto ai lavoratori di Acciaierie d’Italia e sottolineano l’urgenza di avviare presso il Mimit un confronto sul piano industriale e sull’efficacia dell’accordo sottoscritto dalle parti in data 6 settembre 2018, a partire dalla tutela occupazionale dei lavoratori di Ilva in A.S.
Anche le Regioni presenti al tavolo ministeriale, Puglia, Liguria, Lombardia e Piemonte, ribadiscono l’importanza di aprire, in tempi brevi, un tavolo di confronto presso il Mimit avente ad oggetto il piano industriale della società. Nel verbale si afferma infine che l’azienda riconoscerà ai lavoratori posti in cigs la piena maturazione della tredicesima mensilità in relazione ai periodi di intervento dell’ammortizzatore sociale e anticiperà il trattamento di integrazione salariale alle normali scadenze di paga.
(foto ANSA)