
Ripercussioni pesanti sul traffico aereo, con un alto numero di voli cancellati, tra il 25 e il 33%, nei maggiori aeroporti francesi
La Francia anche oggi scende in piazza contro la riforma delle pensioni nella tredicesima giornata di mobilitazione. Più che la festa dei lavoratori quello di oggi sembra l’ultimo round per dire no ad una legge che a breve enterà in vigore. Il segretario generale della Cfdt, uno dei sindacati, Laurent Berger, ha detto di attendersi che in piazza, in tutto il Paese, scenda fino a un milione e mezzo di persone.
Tra i dirigenti sindacali l’aggettivo più ricorrente per definire questo primo maggio è “storico“, perché per la prima volta dal 2009 le manifestazioni saranno unitarie: il no all’innalzamento dell’età pensionabile voluto da Macron ha ricompattato le organizzazioni dei lavoratori. Nel 2009 si protestava per la crisi finanziaria, e i sindacati sostennero che erano scese in piazza 1,2 milioni di persone, mentre le prefetture avevano parlato di 650.000.
I servizi segreti temono che gruppi radicali si infiltrino in alcuni cortei con l’obiettivo di creare disordine e caos. Per questo il ministero dell’Interno ha deciso di mobilitare 12 mila agenti, di cui cinque mila a Parigi.
Le proteste avranno ripercussioni pesanti sul traffico aereo, con un alto numero di voli cancellati, tra il 25 e il 33%, nei maggiori aeroporti francesi.
FOTO: ANSA / ERIC HADJ / PAL
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