
L’erede al trono d’Inghilterra, divenuto re sette mesi fa, a 74 anni compiuti, sarà incoronato oggi 6 maggio 2023
Re del Regno Unito, dell’Irlanda del Nord e degli altri quattordici reami del Commonwealth, snob viziato e capriccioso oppure vittima di un sistema arcaico e per nulla al passo con i tempi, dibattiti e giudizi su di lui si sprecano.
Una cosa è certa: Carlo dovrà gestire, oltre alla difficile eredità del ricordo della madre Elisabetta, anche una situazione economica resa difficile dalla Brexit e dal sempre più diffuso sentimento antimonarchico delle nuove generazioni. A dargli una mano, però, potrebbe essere la sua stessa incoronazione che, secondo alcuni calcoli, potrebbe generare entrate per oltre 2,3 miliardi di sterline.
In particolare con i viaggi arriverebbero 1,2 miliardi di sterline senza contare i circa 337 milioni di sterline derivanti dai tre giorni di festeggiamenti e i 245 per i souvenir. Voce a parte, poi, per diritti di immagine e televisivi per la trasmissione dell’evento. Un evento di cui quotidiani e tv britanniche scrivono da mesi e, nelle ultime settimane, tutti i giorni. Resta aperta, però, la questione costi, quelli che dovranno essere sostenuti (e soprattutto da chi) per la cerimonia.
Allo stato attuale sembra che le spese si aggirino intorno ai 100 milioni di sterline anche se la cifra, a causa dei sistemi di sicurezza, si arrivata a oltre 250. La cerimonia della regina Elisabetta, nel 1953 costò 912.000 sterline, pari a 20.5 milioni di oggi. Secondo quanto riferisce The Guardian, infatti, Carlo vuole che l’evento sia in linea con la sua visione di una monarchia più piccola e moderna e per questo motivo ha tagliato i tempi della cerimonia e portato a 2.000 il numero degli ospiti (per l’incoronazione della madre furono 8.000).
Chi dovrà farsi carico della spesa? In prima linea ci sarà il Privy Purse, il reddito privato della famiglia reale, principalmente derivante dalle proprietà del Ducato di Lancaster (rendite per oltre 16 milioni di sterline all’anno) e il Sovereign Grant, le tasse che ogni anno gli inglesi devono versare per il mantenimento della Corona. Solo nel 2022 ha fruttato 86 milioni di sterline.
Sebbene l’infanzia del re sia stata contrassegnata da genitori assenti e da un’educazione rigida e formale (oltre che dal bullismo subito a scuola) secondo una indagine del The Guardian, come erede maschio alla nascita Carlo ricevette un patrimonio pari a 209.000 sterline. Da allora, lui e la regina hanno ricevuto pagamenti equivalenti a oltre 1 miliardo di sterline dei ducati di Lancaster e Cornovaglia. Ma non è l’unica fortuna del futuro erede al trono. L’emiro del Bahrain gli regalò una Aston Martin V8 Vantage nel 1987 che fu venduta nel 1995 per 110.000 sterline. Attualmente la flotta di automobili personali del Re vale circa 6,3 miliardi di sterline.
Un patrimonio che Carlo ha ulteriormente incrementato quando, alla morte della regina Elisabetta, ha venduto alcuni dei cavalli della madre all’asta per 2,3 milioni di sterline. La fortuna personale di Carlo è stimata oggi dal Guardian in circa 1.8 miliardi di sterline. Riceve circa 86 milioni di sterline all’anno in finanziamenti pubblici e, secondo un accordo del 2011, gli sono dovute altre 250.000 sterline. Ed è proprio partendo da questi dati che la maggior parte degli inglesi pensa che a dover sostenere le spese dell’incoronazione di Carlo III debba essere la stessa famiglia reale. Attualmente solo il 32% dei britannici, infatti, accetta l’idea dell’utilizzo delle casse pubbliche. Una particolarità: per celebrare l’arrivo di Carlo III è stata creata addirittura un’emojii personalizzata.
foto ANSA