
Deutsche Bank ha accettato di pagare 75 milioni di dollari per risolvere una causa intentata da donne che affermano di essere state abusate dal defunto finanziere Jeffrey Epstein accusando la banca tedesca di facilitare i suoi traffici sessuali
Deutsche Bank ha accettato di pagare 75 milioni di dollari per risolvere una causa giudiziaria intentata lo scorso anno da donne che affermano di essere state abusate dal defunto finanziere Jeffrey Epstein. Lo riporta Reuters, citando gli avvocati degli accusatori di Epstein, i quali avevano avviato una class action presso il tribunale federale di Manhattan. Il patteggiamento dovrà ricevere l’approvazione di un giudice federale.
I fondi di Deutsche Bank dovrebbero essere distribuiti a tutte e 125 le vittime di Epstein che avevano già ottenuto risarcimenti tramite un fondo finanziato con l’eredità del loro presunto aggressore.
La banca è stata accusata di aver agevolato i traffici sessuali di giovani donne che facevano capo a Epstein, ignorando i segnali e i movimenti di denaro sospetti del finanziere. Un portavoce della banca tedesca, Dylan Riddle, ha rifiutato di commentare gli accordi per il possibile patteggiamento, ma ha affermato tramite una nota che l’istituto di credito “ha compiuto notevoli progressi nel rimediare a una serie di questioni passate“, a cominciare da un rafforzamento della vigilanza interna.
Epstein, che è stato un cliente di Deutsche Bank dal 2013 al 2018, è morto nell’agosto 2019 in prigione in attesa del processo per traffico sessuale, in quello che il medico legale di New York City ha definito un suicidio.
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