
Lo studio evidenzia che nella fascia 30-39 anni la percentuale di possibilità di laurearsi per il figlio di un laureato è del 61%
L’ascensore sociale registra sempre più difficoltà per quanto riguarda il settore istruzione. Infatti secondo una nota diffusa in occasione dell’evento Giovani verso il futuro. Formazione e lavoro nella società in trasformazione, organizzato da Inapp (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche) in collaborazione con la Regione Campania e la Provincia di Benevento che è figlio di laureato ha 3 volte in più la possibilità di conseguire a sua volta la laurea rispetto a chi, invece, è nato in una famiglia in cui il titolo accademico non è stato conseguito da nessuno dei due genitori.
Nello specifico lo studio evidenzia che nella fascia più bassa da un punto di vista anagrafico tra quelle prese in esame, 30-39 anni la percentuale di possibilità di laurearsi per il figlio di un laureato è del 61% mentre nel caso di un diplomato è del 30% per il figlio di un diplomato. Per il figlio di chi, invece, non va oltre la licenza media, è del 18%.
Sebastiano Fadda presidente dell’Inapp, commenta «Benché il livello medio di istruzione sia cresciuto negli ultimi cinquant’anni, lo svantaggio relativo per chi proviene da famiglie meno istruite non si è ridotto significativamente. Altrettanto importante quanto il basso numero dei laureati è la sua ineguale distribuzione rispetto alle caratteristiche di istruzione e di reddito dei nuclei familiari di provenienza».
«Se a questo si aggiungono – ha continuato – anche i fenomeni della disoccupazione intellettuale, della ‘sotto-occupazione’ e della ‘fuga dei cervelli’ si capisce quanto grande e complesso sia il problema della formazione e della utilizzazione del capitale umano nel nostro paese».
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI