
I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi saranno innalzati rispettivamente al 4,00%, al 4,25% e al 3,50%, con effetto dal 21 giugno 2023. Inflazione al 5,4% quest’anno
Le nuove mosse di politica monetaria della Bce non sorprendono i mercati. Mentre la Fed si prende una pausa e, dopo 15 mesi e 10 rialzi consecutivi del costo del denaro, lascia invariati i tassi di interesse in una forchetta fra il 5% e il 5,25%, da parte della Banca centrale europea c’è un proseguimento della stretta volta a controllare l’inflazione.
Nella riunione di oggi la deciso un rialzo dei tassi dello 0,25%, esattamente come si attendevano gli analisti. Ritocchi al rialzo da inserire in un quadro di incertezza economica. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 4,00%, al 4,25% e al 3,50%, con effetto dal 21 giugno 2023.
«L’incremento dei tassi di oggi rispecchia la valutazione aggiornata del Consiglio direttivo delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria. Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine. Ha pertanto deciso oggi di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE», si legge nel comunicato.
La banca centrale ha alzato i tassi dal luglio 2022 nel tentativo di ridurre l’inflazione record in tutta la regione. Ora gli esperti dell’Eurosistema si attendono che l’inflazione complessiva si attesti in media al 5,4% nel 2023, al 3,0% nel 2024 e al 2,2% nel 2025.
La presidente Lagarde ha annunciato che la politica monetaria della Bce rimarrà restrittiva finché sarà necessario ed ha annunciato un nuovo possibile rialzo dei tassi anche a luglio. «L’inflazione è in calo ma rimarrà troppo alta per troppo tempo», ha spiegato.
Non solo. La Bce ha rivisto leggermente al ribasso le stime sulla crescita per quest’anno e il prossimo: il Pil crescerà di 0,9% nel 2023 (a marzo era visto a +1%), 1,5% nel 2024 (a marzo era stimato +1,6%) e 1,6% nel 2025.
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