
L’estrazione dei diamanti rappresenta un terzo del Pil del Paese, secondo solo alla Russia in termini di produzione di diamanti di qualità
De Beers ha raggiunto un accordo con il governo della repubblica del Botswana per un nuovo contratto di vendita decennale per i diamanti grezzi prodotti da Debswana, la joint venture partecipata in parti uguali dal governo e dal gigante dei diamanti, e un’estensione di 25 anni delle sue licenze minerarie. Lo rendono noto De Beers e la Repubblica del Botswana in una nota congiunta.
L’intesa arriva dopo diversi mesi di negoziati. Il governo del Botswana e Anglo American, proprietaria di maggioranza di De Beers, hanno raggiunto un “accordo di principio”. In attesa che vengano definiti tutti gli aspetti formali di vendita e di estrazione, ci sarà un accordo provvisorio che manterrà in essere i termini previsti nell’intesa sottoscritta nel 2011, prorogata nel corso della pandemia e scaduta il 30 giugno scorso.
Lo scorso anno, De Beers ha acquistato circa il 70% dei suoi diamanti grezzi dal Botswana. L’estrazione dei diamanti rappresenta un terzo del Pil del Paese, secondo solo alla Russia in termini di produzione di diamanti di qualità.
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In pratica “De Beers ha accettato di consegnare più diamanti al governo del Botswana, indebolendo ulteriormente la propria presa” sul mercato “globale delle gemme, in una trattativa che si è conclusa proprio allo scadere dell’ultimo termine per un accordo”, sottolinea il sito di Bloomberg.
L’accordo tra il gigante delle gemme e il secondo produttore mondiale è cruciale per entrambe le parti e avrà “un ruolo centrale nella catena di approvvigionamento globale dei diamanti”, viene aggiunto. Il presidente del Botswana, Mokgweetsi Masisi, aveva criticato sempre più apertamente l’accordo, che risale a 54 anni fa, e aveva minacciato di abbandonarlo se non avesse apportato maggiori benefici al suo Paese, tra cui una disposizione che prevede una quota maggiore delle gemme prodotte in loco.
Secondo i nuovi termini, il commerciante di diamanti di proprietà statale del Botswana otterrà il 30% della produzione di Debswana, l’unità di De Beers che generalmente rappresenta circa i due terzi della produzione annuale del gruppo. Il governo ha dichiarato che c’è anche un accordo – ancora provvisorio in questa fase – per aumentare la quota fino al 50%.
Se da un lato è un sollievo per De Beers firmare finalmente un accordo, dall’altro la firma indebolirà ulteriormente la presa dell’azienda sul mercato, dal momento che un numero maggiore di diamanti sarà venduto da terzi.
De Beers e il suo concorrente russo Alrosa Pjsc dominano da anni l’offerta globale di diamanti e tendono a restringere le forniture quando la domanda o i prezzi si indeboliscono, ricorda Bloomberg.
(foto SHUTTERSTOCK)